Il leader curdo detenuto da più d vent’anni nell’isola-prigione turca di İmralı, in questo editoriale scritto per Jacobin, chiede un «progetto di nazione democratica» in grado di unire cittadini di diverse etnie e tradizioni culturali
Abdullah Öcalan è il leader e fondatore del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Dal 1999 è stato arrestato e condannato a morte dallo stato turco con una pena commutata in ergastolo, ed è tenuto in totale isolamento sull’isola di İmralı, dove per quasi undici anni è stato l’unico prigioniero.
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