L’affettività non eteronormata per il Vaticano è «oggettivamente disordinata», per la politica italiana una «formazione sociale specifica» con meno diritti. Le aggressioni sono la punta dell’iceberg
Massimo Prearo, ricercatore associato del Centro Emile Durkheim di Bordeaux, è stato Marie Curie Fellow (2013-2015) presso il Centro di ricerca PoliTeSse – Politiche e Teorie della Sessualità dell’Università di Verona. È cofondatore e direttore della rivista Genre, sexualité & societé. Ha curato Politiche dell’oroglio (Ets, 2015).
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Da internazionalista ripudio la guerra. Ma il fondamentale principio di autodeterminazione giustifica la resistenza del popolo ucraino alla brutale invasione del nostro paese voluta da Vladimir Putin https://jacobinitalia.it/ecco-perche-da-socialista-ucraino-resisto-allinvasione-russa/
A proposito di questo, e mi scuso per l’inelegante autocitazione, anticipo che sul numero di @JacobinItalia in uscita a settembre dirò qualcosa in merito al trito luogo comune, sentito anche in questa campagna elettorale, secondo cui “con l’antifascismo non si vince”. https://twitter.com/albertoinfelise/status/1556725945293328385
È bastato che Letta avanzasse una timida proposta sulla sulla tassa di successione per sollevare la questione fiscale e i suoi tabù. E per capire che anche le riforme necessitano di un orizzonte alternativo
https://jacobinitalia.it/leredita-neoliberale/
Ci sarebbe bisogno di scelte nette che pongono alternative. E invece la politica si è specializzata nell'aggirare ogni bivio, persino di fronte alla prospettiva concreta del disastro climatico o al dramma della pandemia
https://jacobinitalia.it/se-exxon-festeggia-la-legge-sul-clima/