
Le minacce ad Aoc sono concrete
L'estrema destra è pericolosamente ossessionata da Alexandria Ocasio-Cortez e dalle sue compagne. È la stessa forma di odio misogino, suprematista e antisocialista che ha ucciso Marielle Franco
Non è mai rassicurante iniziare il nuovo anno con un’insurrezione di destra contro un governo eletto. C’era molto di inquietante nell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio, inclusa la possibilità di ulteriori tumulti antidemocratici a opera dei suprematisti bianchi. Ma particolarmente terrificanti sono state le minacce alla vita di Alexandria Ocasio-Cortez e la notizia che la deputata socialista democratica potrebbe essere arrivata vicina a essere assassinata.
Descrivendo gli eventi del 6 gennaio, Aoc ha raccontato su Instagram: «Ho avuto un incontro molto ravvicinato in cui pensavo di morire». Ha detto che non poteva dire molto di più al riguardo per motivi di sicurezza, ma ha spiegato: «Non sapevo se sarei sopravvissuta fino alla fine di quella giornata. Non solo per la situazione generale, ma per un motivo molto, molto specifico».
L’estrema destra è ossessionata da Aoc sin dalla sua elezione nel 2018. Questa fissazione spaventosa su di lei riflette il terrore nei confronti delle donne e delle persone non bianche che arrivano in luoghi di potere, ovviamente, ma questi estremisti di destra sono anche – come sempre i fascisti – profondamente turbati dal socialismo.
Un uomo del Texas è stato arrestato dopo aver partecipato ai disordini e aver invocato l’assassinio di Aoc online. Ora deve rispondere a cinque capi d’accusa federali. È positivo che il governo agisca contro questi pericolosi criminali. Ma i soggetti che possono entrare regolarmente al Congresso possono essere ancora più pericolosi. Aoc ha detto su Instagram che non si sentiva al sicuro nel posto in cui gli altri membri del Congresso si nascondevano durante la rivolta del 6 gennaio, perché alcuni di loro erano suprematisti bianchi e simpatizzanti di QAnon «che ho capito avrebbero potuto rivelare la mia posizione e lo avrebbero fatto per consentire venissi ferita, rapita, eccetera». Aoc ha giustamente evitato di partecipare all’insediamento di Biden, sia per unirsi al picchetto dei lavoratori in sciopero nel Bronx, sia anche, ha detto, per evitare il rischio per la sicurezza di essere vicino a quei colleghi.
Anche il resto della cosiddetta Squad [le deputate socialiste al Congresso Usa, Ndr] sembra essere in pericolo. Cori Bush ha appena trasferito il suo ufficio, «per la sicurezza della mia squadra», ha detto, dopo le molestie di Marjorie Taylor Greene, una parlamentare nazionalista bianca apertamente antisemita che ha auspicato l’assassinio di Nancy Pelosi e di altri colleghi, riferendosi al 6 gennaio come un «momento del 1776» e definendo Cori Bush una «terrorista di Black Lives Matter». Il 6 gennaio, Ilhan Omar è stata spostata in un luogo sicuro di solito riservato alla leadership del Congresso di alto livello, perché, ha detto, le forze dell’ordine credevano che la sua vita fosse a rischio più di altre. Dalla sua elezione al Congresso, Trump ha istigato minacce contro Omar e nei mesi precedenti le elezioni di novembre, tali minacce sono aumentate. Durante la rivolta, lo staff di Ayanna Pressley ha scoperto che i pulsanti anti-panico nei loro uffici erano stati strappati. Rashida Tlaib ha ricevuto continue minacce di morte durante il suo mandato.
C’è un ulteriore aggravante psicosessuale nell’ossessione della destra per Aoc. Erotizzando ciò che odia, la destra fa circolare meme che raffigurano Aoc come una dominatrice tirannica, con indosso un completo Bdsm in pelle, che schiaccia uomini bianchi sotto i suoi stivali affilati. In uno di essi, Jeff Bezos si inginocchia ai suoi piedi, consegnando denaro, in uno scenario di dominazione finanziaria («findom» è un fenomeno fetish di nicchia in cui i sottomessi, di solito uomini, si divertono a rinunciare ai soldi, di solito a favore delle donne). L’idea del socialismo come totalitarismo – in particolare, una dittatura in cui i ricchi uomini bianchi vengono espropriati con la forza da potenti donne non bianche – incombe molto nell’immaginario di destra. In tanti di questi meme, Aoc, che fisicamente è una donna piccola e magra, appare come un gigante, che incombe in modo allarmante sugli uomini bianchi che tiranneggia. Aoc dunque è al centro di questa fantasia. Se si trattasse solo una forma di pornografia tagliente sarebbe innocua, ma in questo clima politico, la fantasia può facilmente diventare mortale.
Il razzismo e il patriarcato sono fondamentali nel pensiero fascista, ma altrettanto centrale è l’ossessione fascista per il socialismo. Ogni movimento di estrema destra nella storia ha visto il socialismo come il suo principale avversario, e questo non fa eccezione. Per Hitler e i nazisti, i nemici razziali erano inseparabili dal socialismo, e l’estrema destra contemporanea la pensa allo stesso modo. Oggi, l’odio della destra per il socialismo, personificato da una donna di colore, è un fenomeno globale. Nel 2018, lo stesso anno in cui Aoc è stato eletta al Congresso, l’estremista di destra Jair Bolsonaro è stato eletto presidente del Brasile e Marielle Franco, membro del consiglio comunale socialista di Rio e attivista contro la brutalità della polizia, è stata assassinata. Un anno dopo, due ex agenti di polizia collegati a un gruppo paramilitare sono stati arrestati e accusati del suo omicidio. Entrambi i sospettati avevano legami con Bolsonaro.
Assumendo un atteggiamento infantilmente anarchico nei confronti del governo, alcuni a sinistra hanno immaginato che le lamentele dei rivoltosi del 6 gennaio sui democratici rispecchiassero le loro. Jimmy Dore, ad esempio, dubitava che le rivolte sarebbero avvenute se gli statunitensi avessero ricevuto i loro sussidi in assegni da duemila dollari. Si tratta di un pericoloso fraintendimento. Oltre ai pericoli espliciti per the Squad, quel giorno c’erano numerose minacce alla vita di Nancy Pelosi, compresi appelli a impiccarla o per farle passare un proiettile in testa. Questo non perché Pelosi non sia riuscita a compilare assegni di sussidio o sostenere Medicare for All, ma esattamente per il motivo contrario. È perché la destra vede Pelosi come una socialista.
Quell’idea non è limitata ai tipi strani ai margini della società: persino Lindsey Graham [senatore della Carolina del Sud, Ndt] ha twittato a novembre che Pelosi e il mainstream democratico «nel profondo dell’anima» sostengono il socialismo. Alla convention repubblicana della scorsa estate, il messaggio principale di tutti gli oratori era che Joe Biden e Kamala Harris erano socialisti. Nella destra più estrema, questa opinione è espressa con toni solo leggermente più coloriti: il rappresentante Mo Brooks ha definito i rivoltosi del 6 gennaio patrioti «che combattono contro i socialisti anti-cristiani». La destra ha spesso visto fantasmi socialisti in agguato nel mainstream; lo storico Richard Hofstadter ha citato una donna di destra negli anni Cinquanta che sospirava, alla rielezione di Dwight Eisenhower: «Altri quattro anni di socialismo».
Non c’è affinità tra le rivendicazioni della destra e quelle della sinistra. Se sei un socialista, gli estremisti di destra non condividono nessuno dei tuoi obiettivi politici e si oppongono ferocemente a ogni ideale che prendi sul serio. Ti vogliono morto. Questa è la migliore definizione di nemico politico che si possa immaginare.
Naturalmente, le persone coinvolte nei movimenti di destra possono cambiare idea e lo fanno. La vicina di casa ossessionata da QAnon probabilmente non è violenta e bisognerebbe cercare di convincerla dell’errore oltre che dei motivi per cui dovrebbe essere invece una socialista (il New York Times ha scritto di recente di un sostenitore di Bernie che, disilluso dai democratici dopo la sconfitta del socialista del Vermont nel 2016, si era rivolto a QAnon. Possiamo certamente raggiungere persone del genere). Ma come movimento organizzato, non c’è niente di innocuo o politicamente lodevole nelle forze dietro la folla del 6 gennaio. Questo movimento non odia solo il socialismo; il suo odio per il socialismo è al centro della sua politica. Più cresce e si mobilita, più violentemente combatterà tutti i socialisti che si avvicinano al potere.
Alcuni hanno suggerito che Aoc abbia drammatizzato troppo nel descrivere candidamente i rischi che ha affrontato quel giorno e che continua ad affrontare. Ciò è pericolosamente sbagliato. The squad si è giustamente opposta all’espansione degli strumenti legali del governo federale per combattere il terrorismo interno. I meccanismi esistenti del governo sono del tutto adeguati e aggiungerne altri porterebbe probabilmente a restrizioni alle libertà civili della sinistra e delle minoranze razziali. Ma la sinistra deve prendere sul serio le minacce dirette ai nostri leader socialisti democratici eletti. Dobbiamo esigere un’adeguata sicurezza per Aoc e il resto della squad oltre che un’indagine esauriente e un procedimento penale contro chiunque metta in pericolo le loro vite. Dobbiamo sconfiggere questo movimento perverso con l’organizzazione, la persuasione, la pressione sociale e, quando necessario, la forza. Comprese le forze dell’ordine.
Nel frattempo, Aoc e gli altri membri della squadra mettono a repentaglio le loro vite ogni giorno combattendo per il socialismo democratico e i valori progressisti. Meritano tutta la nostra solidarietà.
* Liza Featherstone è editorialista di Jacobin, giornalista freelance e autrice di Selling Women Short: The Landmark Battle for Workers ’Rights at Wal-Mart. Questo articolo è uscito su JacobinMag. La traduzione è a cura della redazione.
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