Questo è il mio sciopero
«Parlo come donna, lavoratrice e figlia di migranti».
L’8 marzo visto da un’attivista di Non Una di Meno.
Una giornata che serve a costruire un «Noi» inclusivo, adatto alle sfide e alle minacce dei nostri tempi
La rivoluzione non si fa a parole. Serve la partecipazione collettiva. Anche la tua.