Vent’anni fa, il politologo Robert D. Putnam teorizzò il collasso della vita sociale e civile statunitense, con gravi conseguenze per il sistema democratico. Non esagerava, ma le analogie con il fascismo non esauriscono il problema
Non fidatevi degli esperti
Branko MarceticRicordate la cantilena sul governo dei migliori, che sarebbe riuscito a disinnescare i populismi? Non è andata esattamente così, e anche dagli Stati uniti arrivano molte critiche sul ruolo dei tecnici in questi anni
La doppia crisi
Daniel FinnPer spiegare le minacce alla democrazia bisogna metterla in relazione con l’evoluzione del capitalismo dal 1970 a oggi. Si scoprirà che le destre si insinuano nelle sue contraddizioni, sostituendo l’identità alla classe sociale
La sinistra bramina
David BroderNegli ultimi decenni il consenso ai partiti progressisti
si è concentrato sempre più tra gli elettori con alto grado di istruzione: ne discutiamo con Amory Gethin,
Clara Martínez-Toledano e Thomas Piketty
Il potere dei media
Pablo Iglesias Francesco Massimo Lorenzo ZamponiSecondo Pablo Iglesias, non c’è democrazia vera se il sistema informativo è oligopolista. Questa è la ragione dell’egemonia della destra. E anche, sostiene, del fatto che l’Italia sia diventato un paese senza sinistra
La crisi è politica
Lorenzo ZamponiLa riforma costituzionale sottoposta a referendum è l’ennesimo tentativo di risolvere in senso antiparlamentare, antipartitico ed efficientista la crisi in atto da oltre trent’anni in tutto l’Occidente e in particolare in Italia
Serve un’altra idea di democrazia
Giulio CalellaIl dibattito intorno al referendum sul taglio dei parlamentari ha rimosso i problemi strutturali della crisi trentennale della rappresentanza e omesso qualsiasi idea alternativa di partecipazione politica
Sicuri che il Sì sia un voto «anti-casta»?
Fabio de NardisIl taglio dei parlamentari su cui si voterà nel referendum, è presentato come lo sbocco della rivolta contro la «casta» ma è appoggiato da tutti i principali partiti. E l’effetto appare il contrario di avvicinare i rappresentanti ai cittadini
La democrazia è in crisi, ma Marx ci può aiutare
Bruno LeipoldIl filosofo di Treviri viene considerato principalmente un economista ma è stato un pensatore politico e i suoi scritti offrono molte idee per affrontare la crisi di rappresentanza dei nostri attuali sistemi istituzionali
Il capo politico e Jean-Jacques Rousseau
Bianca Maria EspositoUn movimento nato contrapponendo la democrazia diretta digitale a quella rappresentativa va in crisi intorno alla figura del leader. Servirebbe forse rileggere l’opera del tanto citato filosofo del Settecento
Sicuri che il capitalismo sia più democratico del socialismo?
Joseph M. SchwartzA un’intera generazione è stato raccontato che il sistema capitalista porta democrazia e quello socialista autoritarismo. Eppure la storia mostra la natura oligarchica del capitalismo e le lotte socialiste contro tirannie di destra e sinistra
Sicuri che il capitalismo sia democratico?
Erik Olin WrightMolti danno per scontato che libertà e capitalismo siano intrinsecamente connessi. Ma in questo sistema il confine tra sfera pubblica e privata è costruito in modi che limitano la democrazia sostanziale e la piena libertà
Pianificazione democratica
Lorenzo ZamponiQuando i Cccp iniziarono a cantare «Voglio rifugiarmi sotto il Patto di Varsavia/ voglio un piano quinquennale/ la stabilità» era il 1984. Margaret Thatcher stava schiacciando lo sciopero dei minatori e con esso un secolo di movimento operaio, e il piano quinquennale che si stava per concludere in Unione sovietica, sarebbe stato il penultimo di […]
Democrazia e beni comuni
Cosa significa la massima «si scrive acqua, si legge democrazia»? Che il servizio idrico può e deve funzionare con erogazione gratuita a chiunque del minimo vitale giornaliero (50 litri a persona); sistema tariffario tale da disincentivare sprechi; gestioni aziendali partecipate.E come può concretizzarsi un’espressione come «diritto alla città»? Consentendo alla cittadinanza – anche tramite i […]
Neomunicipalismo
Gaia BenziMille anni fa le città italiane presero coscienza delle loro specificità economiche e sociali. Un potere distante e centralizzatore, il Sacro Romano Impero, imponeva loro dei vincoli per favorire le smanie di accaparramento dei ricchi feudatari. Fu allora che le città della penisola si ribellarono e si scoprirono comuni, iniziando a sperimentare l’autogoverno.Oggi come un […]
Confederalismo democratico
Giulio Calella«Oh, io non dico che qua è il paradiso o che non ci stanno le contraddizioni, eh. Solo che non sono quelle che ci aspettiamo coi nostri parametri e stereotipi occidentali». Con queste parole nel suo Kobane calling (Bao Publishing, 2015) il fumettista Zerocalcare inizia a raccontare le caratteristiche dell’esperimento curdo. Non si tratta del […]
Goodbye democracy
Redazione Jacobin ItaliaDopo quarant’anni di controrivoluzione liberale, occorre individuare i nemici della democrazia e immaginare un sistema in cui davvero tutti e tutte possano prendere parte alle decisioni collettive
Non c’è democrazia senza partecipazione
David BroderAnche se un’organizzazione politica adatta ai nostri tempi non potrebbe mai mantenere il monopolio sulla dieta informativa, non bisogna dimenticare il ruolo formativo dei corpi collettivi nella storia del movimento operaio
Esercizi di una politica del(la) comune
Salvatore CannavòLa democrazia diretta è ormai entrata nell’agenda della politica. Ma senza il contrappeso di corpi collettivi si riduce a plebiscitarismo o a semplice maquillage del comando capitalistico.
Ciò impone di costruire dal basso nuove istituzioni
Democrazia sovranista e sciovinismo del benessere
Donatella Di CesareIl ritorno del nazionalismo ha a che fare con le basi concettuali del capitalismo:
per i nostalgici delle frontiere sovranità fa rima con proprietà. Lo straniero è visto
come l’invasore di un territorio esclusivo, considerato riservato agli autoctoni.
Ma il proletariato non ha mai potuto riconoscersi negli interessi nazionali
Democrazia contro capitalismo
Marta FanaRagionare sulle contraddizioni del sistema vuol dire rimettere in discussione l’intero paradigma, cogliendo nel nesso politico, di potere e controllo, il fulcro dello scontro della lotta di classe
Separati alla nascita
Luca AddanteNel Diciassettesimo secolo, prima ancora della rivoluzione industriale,
il capitalismo e le pretese dei possidenti erano già entrati in conflitto con la democrazia. Lo dimostra la storia del movimento dei Levellers