In Occidente è in atto una contro-rivoluzione, fatta con le armi della politica e della comunicazione dell’estrema destra globale, dove sono incisi i nomi, le date e gli slogan della costruzione di una fortezza chiusa, pura e inalienabile
All’armi siam fascisti
Redazione Jacobin ItaliaDalla prospettiva storica della Marcia su Roma si scorgono molte differenze con l’oggi. Ma si afferra anche la natura stabilizzatrice del fascismo e l’archivio di discorsi e politiche cui attingere alla bisogna
Cent’anni di cose buone
Carlo GreppiDa anni una visione edulcorata e mistificata del fascismo cerca di fare breccia nel senso comune. Proviene dall’estrema destra ma anche da politici cosiddetti «moderati» e opinionisti mainstream
Dal fascismo al post-fascismo
Enzo TraversoNegli anni Trenta del secolo scorso le élite accettarono il regime come argine al bolscevismo. Oggi i sovranisti finiscono per accettare tutti gli assunti del neoliberismo: ma rimane anche una pericolosa continuità storica
La storia e la memoria
Giulia Albanese Bruno SettisGiulia Albanese, studiosa della Marcia su Roma, spiega
che studiare le origini del fascismo è anche un modo per indagare le forme della crisi della democrazia. E per analizzare le possibilità che ci si dispiegano davanti
L’eterno dibattito sull’eternità del fascismo
Luca CasarottiFu Umberto Eco a parlare per la prima volta di Ur-Fascismo, forma mentale che ha prodotto il fascismo storico e che per certi versi sopravvive a esso. Ne nacque un confronto utile ancora oggi
Perché il fascismo non ci toglie il sonno?
Francesco FilippiA distanza di un secolo, l’unica forma di totalitarismo partorita dall’Italia non suscita allarme e riprovazione presso pezzi importanti della società: questa rimozione oggi conosce il suo apice ma viene da lontano
Il controllo del passato
Eric GobettiGli estimatori di un progetto politico basato sulla violenza, sul razzismo e sul nazionalismo da anni hanno messo le mani sulla storia e sulle forme della sua narrazione con lo scopo di ipotecare seriamente il nostro futuro
La marcia sull’Africa
Valeria DeplanoCome il regime fascista attinse all’armamentario coloniale per costruire il suo linguaggio di guerra e le sue logiche razziste. E come utilizzò i territori africani conquistati
per sperimentare la sua idea di società
Lo sgabuzzino delle porcherie
Igiaba ScegoLa letteratura che si occupa di colonialismo italiano ha al centro la maschilità e la sua crisi: corpi che vogliono diventare patriarchi attraverso la violenza. E uomini
che tentano in tutti i modi di giustificare le loro azioni
La macchina mitologica fascista
Enrico ManeraIl fascismo ha prodotto una lingua fatta di miti, frasi fatte e luoghi comuni che inserita nel circuito della comunicazione e della sociabilità di massa ha imposto certezze assolute, irrazionali e deresponsabilizzanti
L’invenzione dello stato sociale
Giacomo Gabbuti Chiara GiorgiIn anni di crisi e investimenti pubblici, il regime fascista fece ricorso a forme paternalistiche di servizi e tutele:
quel modello di assistenza ha pregiudicato lo sviluppo del welfare state in Italia anche nei decenni successivi
Donna, madre, fascista
Alessandra GissiIl mito della «famiglia naturale» ha radici antiche:
dalla questione demografica alla «tutela della stirpe» Mussolini ha messo al centro del suo potere il rapporto fra i generi, la funzione riproduttiva, l’«ordine morale»
Austerità e tecnocrazia
Clara E. MatteiI due concetti in voga negli ultimi anni appartengono all’archivio di Mussolini. Che si fregiò di arginare le lotte dei lavoratori e di sostituire la classe politica con nugoli di esperti in grado di risolvere i problemi concreti
Il fascismo tra Stato e mercato
Alessio GagliardiStoria economica e storia politica si intrecciano nel passaggio dalla dittatura alla Repubblica. Da questa prospettiva è possibile riconoscere l’immagine falsata di un regime «rivoluzionario» in campo economico
Il regime degli industriali
Alessandro BrizziDal punto di vista delle politiche economiche, il fascismo è stato la variante autoritaria di un processo di stabilizzazione più ampio: servì a gestire la crisi profonda del capitalismo dopo la Prima guerra mondiale
Come si diventa antifascisti
Simona ColariziLa diffusione di saperi critici, l’esempio delle lotte internazionaliste, l’incubo della guerra e la crisi economica fino alla disfatta delle truppe italiane: così una generazione decise che era arrivato il momento di opporsi al regime
La denazificazione contrastata
Tommaso SpeccherNon fu facile, per la Germania uscita distrutta dal nazismo, fare i conti con il suo passato e rendere giustizia
alle vittime del regime hitleriano. Per arrivare a un primo passo si è dovuto attendere la fine della Guerra fredda
Il populismo storico assolve tutti
Davide ContiIl calendario civile italiano, composto da giornate dedicate alle diverse vittime di differenti eventi storici, sembra fatto più per dimenticare che per ricordare: in tutti i casi si veicola una narrazione vittimista, quando non revisionista
I nazisti erano iper-capitalisti
Ishay Landa Nils SchniederjannA destra spesso si sente dire che i membri del partito di Hitler fossero socialisti. Ma le politiche economiche del nazismo cercarono di salvare le grandi industrie in una fase di crisi e radicalizzarono in modo spietato l’idea capitalista di competizione