Osservando gli scandali fiscali e le sorti dell’impresa industriale degli Elkann sorge un dubbio: e se questa, al di là della retorica mainstream, fosse la cifra dell’intero capitalismo familiare?
Un evoliano al ministero
Luca CasarottiIl successore di Sangiuliano ha tra i suoi riferimenti il pensatore ultrareazionario Julius Evola. Il cui metodo esoterico è destinato a ripercuotersi anche nelle sue scelte
L’inverno del nostro giornalismo ambientale
Emanuele LeonardiIl nuovo corso dell’Espresso, diretto dall’ex direttore del Tg5 e poi parlamentare M5S Emilo Carelli, comincia all’insegna del sostegno al greenwashing delle multinazionali del fossile
Il canone Sangiuliano
Christian RaimoDall’elenco dei libri che il ministro segnala via social quotidianamente, si trae un profilo provincialissimo e pericolosissimo
L’ossessione della destra per il «professore comunista»
Lorenzo ZamponiQuando qualcuno osa uscire dall’università e parlare a un pubblico vasto, va subito messo al suo posto: ci provano, in maniera subdola, anche con Alessandro Barbero
Only the good die young
René Rojas Bhaskar Sunkara Jonah WaltersJacobin Magazine aveva preparato un libro per celebrare la morte di Henry Kissinger, da far uscire appena avesse levato il disturbo. Oggi è finalmente disponibile, eccone l’introduzione in italiano
La legge del mare e lo schiaffo del soldato
Carlo Greppi«Comandante» celebra la figura di Salvatore Todaro, l’uomo che dedicò la sua carriera militare all’incessante smania di dominio dell’Italia fascista
Il responsabile
Salvatore CannavòSocialdemocratico nel Pci e poi artefice dell’approdo del Pd nel campo della moderazione e delle compatibilità: il secolo di Giorgio Napolitano
Lanzichenecchi di tutto il mondo, uniamoci
Giulio CalellaLa scelta del direttore di Repubblica di pubblicare l’articolo del padre del proprio editore, Alain Elkann, è involontariamente radicale: niente mostra meglio la profonda divisione in classi della società delle parole di chi fa parte dell’1% più ricco
Il venditore
Lorenzo ZamponiBerlusconi è stato prima l’industriale più potente della storia dei media italiani e poi il leader più importante della storia della destra dopo Mussolini, lanciando il modello dell’imprenditore populista
Lettera a un Ministro
Luca CasarottiChiarissimo Valditara, sapevo che avesse in odio l’idea comunista e anche quella rivoluzionaria. Mi devo però scusare con Lei, perché ho approssimato per difetto. Non avevo considerato che avesse in spregio persino l’antifascismo
Harry e Meghan vogliono solo godersi i soldi
Amelia Ayrelan IuvinoC’è qualcosa di buono nel fatto che decine di milioni di persone guardino due ricchi lamentarsi di quanto sia difficile essere nella famiglia reale: forse alcuni inizieranno a chiedersi se la monarchia ha senso di esistere
Un capitalista qualunque
Luke SavageNel giro di pochi giorni Elon Musk ha tolto il velo all’ideologia avveniristica che proviene dalla Silicon Valley. E reso evidente che si comporta come un pessimo speculatore alla ricerca del profitto
Controlettera a Giuseppe Valditara
Luca CasarottiChiarissimo Ministro, nella Sua lettura del Novecento come scontro tra regimi gli unici attori sono i poteri statuali: del tutto assente è la massa, nel suo autodeterminarsi e nel rapporto che intrattiene con il potere
Il populista dei Parioli
Lorenzo ZamponiCalenda fa una campagna anti-populista. Ma in realtà la sua retorica è antipolitica, né di destra né di sinistra, basata sull’uomo forte che risolve i problemi. Un populismo d’élite che riprende intuizioni grilline ribaltandole in salsa manageriale
Nulla da festeggiare
Liam KennedyLa regina Elisabetta II celebra i suoi 70 anni da capo dello stato. Al di là di corruzione e scandali, la monarchia rinforza la cultura della deferenza alle autorità. Anche per questo è incompatibile con i valori della democrazia
L’industria dell’infotainment e i suoi cortigiani
Giancarlo GhigiQuando il format dei talk show diventa la continuazione della guerra con altri mezzi
Orazione funebre per una killer
Liza FeatherstoneMadeleine Albright è morta a 84 anni. Era un’imperialista che sosteneva con passione l’ordine globale dominato dagli Stati uniti del dopo Guerra fredda. Nel farlo, ha accettato che venissero uccise moltissime persone
Dal campo di battaglia ai vaccini. E ritorno
Andrea TurcoAdesso che la guerra sconvolge l’Europa la metafora bellica del libro del generale Figliuolo si mostra fuori luogo. Eppure, nel corso della pandemia è stata la narrazione dominante
La scuola che non c’è
Pietro SavastioIl libro di Ricolfi e Mastrocola rimpiange l’istruzione tradizionale e accusa l’attuale presunta «scuola progressista». In realtà la scuola è cambiata troppo poco e un sistema scolastico inclusivo, attivo e cooperativo non si è mai realizzato
Chi ha paura dell’uguaglianza
Claudia BoscoloDietro l’allarme per la cosiddetta cancel culture e le critiche alle identity politics si intravede il vuoto intellettuale di chi non conosce la solidarietà e si sente minacciato dalla lotta alle ingiustizie
I luxury boys della politica
Christian RaimoLa discussione intorno a Roman Pastore e i suoi orologi è assolutamente politica e indica la delegittimazione che subisce chi critica uno status di rivendicato privilegio. Ma l’odio di classe non può essere equiparato all’odio personale
Per una politica del desiderio collettivo
Irene DodaQuelli che, come Matteo Renzi, insistono sul ruolo educativo dei sacrifici temono il potenziale trasformativo di un movimento che si contrapponga all’organizzazione sociale lavorista e iperliberista
La guerra ai giovani
Filippo FaraottiDefiniti «choosy» dall’ex ministra Fornero, colpevolizzati come untori durante la pandemia, descritti dal filosofo Galimberti come figli svogliati incapaci di comprendere un testo. Questo attacco generazionale protegge lo status quo
Tenere famiglia
Franco PalazziBeppe Grillo tiene famiglia. Ha voluto farcelo sapere, delirando per novanta secondi buoni in un video nel quale dice delle cose vergognose sulla giovane donna che ha denunciato suo figlio e tre amici di lui per violenza sessuale
Un reazionario senza punte liberali
Luca CasarottiLa crociata del professor Galli della Loggia contro il «politicamente corretto» nasconde un problema di fondo con il concetto di eguaglianza
«Una donna», anzi due
Gaia BenziEnrico Letta è il sintomo di un mondo che ha pigramente accettato che esistano anche le lotte e i diritti delle donne ma non ha nessuna intenzione di mettere in discussione i propri privilegi
Non sarà Bill Gates a salvare il pianeta
Giulio CalellaPuò davvero uno degli uomini più ricchi del mondo insegnarci ad «evitare il disastro climatico»? Ecco cosa c’è che non va nell’ambientalismo del boss Microsoft
Il fascismo immaginario di Bruno Vespa
Carlo GreppiL’ennesimo libro-panettone del conduttore di Porta a Porta è pieno di inesattezze: si inserisce in un filone revisionista che ha l’obiettivo di sostenere che il ventennio non fu poi così male. Ecco perché è impresentabile, nel metodo e nel merito
Lessico patriarcale
Franco PalazziIl caso dei giornalisti, padre e figlio, protagonisti della polemichetta tutta al maschile per cui il problema non sarebbe il sessismo ma la sua denuncia, ci interroga su quale sia il linguaggio efficace per contrastare la violenza di genere