Il governo vara un decreto che porta il nome del luogo in cui è avvenuto il naufragio di Cutro: l’eccidio diviene costituente per colpire ancora con violenza migranti e solidali
Le colpe dei morti
Federico AlagnaPiantedosi abbraccia la dimensione gattopardesca delle politiche migratorie italiane degli ultimi anni. Pronuncia parole che fanno rabbrividire ma dice a voce alta quello che molti altri pensano, non solo nel governo
Al di là della frontiera
Carla PanicoParlare di confini, barriere e detenzione per migranti significa anche interrogarsi sul modo in cui questi vengono rappresentati e spettacolarizzati
Morte nel ghetto
Gianni De GiglioYusupha Joof è rimasto carbonizzato nel villaggio di baracche del foggiano in cui vivono e vengono sfruttate più di duemila persone. Ci si accorge di loro solo in occasione di tragedie come questa
Una sconfitta per la giustizia razziale
Carlo Caprioglio Tatiana Montella Enrica RigoDopo anni di processo (e 18 mesi di carcerazione preventiva) la Cassazione ha annullato la condanna a 4 eritrei accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina: erano colpevoli di aver aiutato alcuni loro connazionali
Dispacci dalla terra di nessuno
Paola FracellaNella foresta al confine tra Polonia e Bielorussia, al freddo e senza diritti, si ammassano migliaia di persone. Sono siriani, iracheni, curdi e yemeniti. Sono vittime dell’ennesimo conflitto geopolitico
La resistenza invisibile dei braccianti
Martina Lo CascioNon è vero che nei ghetti del sud Italia non cambia nulla. Ci sono lotte e processi normativi, insieme alla maggiore consapevolezza di chi acquista
Scafisti per caso
Federico AlagnaLa criminalizzazione dei migranti assume tratti spesso dimenticati: come la condanna per i malcapitati che vengono messi dai trafficanti a guidare i barconi. Capri espiatori della Fortezza Europa
La guerra alle Ong nell’Italia di Draghi
Richard BraudePartite coi governi precedenti, le inchieste di magistratura e le campagne di diffamazione contro migranti e solidali arrivano a uno snodo centrale con il nuovo esecutivo
Lockdown e detenzione selettiva dei migranti
Emilio Caja Francesca Esposito Giacomo MattielloPer paradosso, in un periodo senza possibilità di rimpatrio i Cpr hanno assunto nuova centralità nelle politiche migratorie del governo. Con un approccio «efficientista», diverso da quello di Salvini ma sempre discriminatorio
Chi sfrutta i richiedenti asilo
Antonello ManganoConsegnano pacchi per le multinazionali, vendemmiano nel Chianti, coltivano patate in Calabria, lavorano nel settore delle confezioni a Prato. In 3 anni almeno 33 inchieste giudiziarie riguardano lo sfruttamento di chi fa domanda di asilo
I Centri per il rimpatrio, senza rimpatrio
Michela PusterlaLa detenzione dei migranti era necessitata dalla scusa di dover di procedere alle espulsioni. Ma ora che le deportazioni sono ferme, questi luoghi ci ricordano sempre più che l’eccezione non è mai avulsa da quello che le sta attorno
Uomini e schiavi
Davide Ficarola Marco OmizzoloIl governo non trova l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti perché ignora le condizioni di vita di chi lavora in campagna. Ce ne parla Marco Omizzolo, sociologo minacciato dalle agromafie per le sue ricerche sul caporalato
La razzializzazione dei diritti per decreto
Elizabeth Arquinigo PardoLa legge in discussione per regolarizzare i migranti concede diritti fondamentali solo in forma temporanea a chi in questo momento è utile al lavoro agricolo e di cura. Una logica razzista che mantiene lavoratrici e lavoratori sotto ricatto
Nella filiera agricola la sanatoria non basta
Francesco Bagnardi Giuseppe D'OnofrioDa settimane si parla di regolarizzazione temporanea dei migranti per sopperire al rischio di carenza di manodopera agricola, occorre invece garantire diritti strutturali e salari dignitosi in una filiera fondata sullo strapotere della grande distribuzione
Essenziali ma invisibili
Elizabeth Arquinigo PardoIl lavoro agricolo e quello di cura domestica sono ufficialmente definiti indispensabili dal governo, ma per riconoscere i diritti sociali e sanitari di braccianti e badanti serve una sanatoria per i circa 700mila migranti irregolari
In Grecia non serve «più Europa» ma un’Europa diversa
Federico AlagnaNel pieno dell’emergenza Covid19 non si parla più di un’altra emergenza, quella dei migranti al confine tra Grecia e Turchia, dove le istituzioni europee mostrano di non saper andare oltre il paradigma della fortezza