Domani a Roma in piazza per il reddito: un buon avvio per contrastare la pressione durissima che il moderno capitalismo opera sulle vite e sui bisogni affermando una dimensione di classe plurale
Da poveri e beati a peccatori e indebitati
Elettra StimilliLa colpevolizzazione della miseria ha radici antiche: comincia con l’accumulazione originaria dalla quale prende il via l’industrialismo, quando chi non produce viene considerato una minaccia all’ordine sociale
Le tante facce della povertà
Redazione Jacobin ItaliaOgni fase della lotta tra le classi ha a che vedere con il modo in cui i poveri si riconoscono e si rappresentano, come agiscono collettivamente e come si percepiscono
La ricerca della felicità
Salvatore Cannavò Domenico De MasiAndiamo verso un mercato del lavoro in cui la domanda diminuisce sempre di più e riguarda quasi esclusivamente le attività creative e affettive, dice Domenico De Masi.
Per questo c’è bisogno di un reddito universale
La scoperta della miseria
Enrica Morlicchio Andrea MorniroliIn dieci anni, dal 2008 al 2018, le persone che hanno varcato in Italia la soglia della povertà assoluta sono passate da 1,8 a 5 milioni. Molte hanno anche un lavoro stabile, che per la prima volta non le tutela
Povertà, una storia italiana
Giacomo GabbutiL’evolversi della miseria, e soprattutto i mutamenti della sua percezione e rappresentazione, accompagnano la storia del paese fin dalla sua Unità: dalla carità compassionevole liberale fino allo stato sociale
Né colpevolizzare né compatire
Elisa CuterDa Ettore Scola a Claudio Caligari, il cinema può essere veicolo di contro-narrazioni sulla povertà: accade quando le storie sfuggono alle domande imposte e aggirano l’impasse morale della politica
della rappresentazione
I poveri fanno la storia
Riccardo AntoniucciNonostante la narrazione dei vincitori, spesso i diseredati si sono fatti sentire nel corso dei secoli: da Spartaco agli anni Settanta italiani, passando per le ribellioni del Cinquecento, alcuni capitoli che fanno l’epica della rivolta dei subalterni
La politicizzazione dei bisogni
Lorenzo ZamponiIl lavoro delle reti mutualistiche cresciuto in questi anni ribalta l’assunto della destra: i poveri non sono soggetti passivi, quando va bene da aiutare paternalisticamente, ma possono riprendere in mano il proprio destino
Quando anche il lavoro diventa povero
Elena Granaglia Patrizia LuongoTra il 2005 e il 2021, un lavoratore su dieci ha perso tra il tra il 28 e il 48% del reddito. Sono soprattutto giovani, donne e provenienti dal sud Italia. Pagano le politiche di deregulation e la mancanza di un salario minimo legale
Molto più del Reddito di cittadinanza
Alberto De Nicola Biagio QuattrocchiLa misura voluta dal M5S è coerente col punto di vista neoliberale ma considerata eversiva per i rapporti sociali di mercato dagli imprenditori e immorale dalla destra.
Da qui si apre una partita per i movimenti sociali
La cronaca produce barriere
Giuliano SantoroDopo le gated communities, aree recintate a beneficio dei ricchi, il nuovo modello speculativo è la riappropriazione della città storica. Per farlo, servono confini materiali e immateriali spesso tracciati dalla narrazione giornalistica
Se la povertà è educativa
Carlotta CaciagliIn modo quasi speculare al concetto di diritto alla città, il rapporto tra scuola e disuguaglianze affonda le sue radici in come sono pensate, organizzate e distribuite le risorse nei territori e nello spazio urbano
Per amore e per denaro
Michele Bavaro Valeria CirilloSanità, istruzione, assistenza domestica, settori del lavoro di cura sempre più centrali nella nostra società, sono caratterizzati da alte percentuali di occupazione femminile e migrante con bassi livelli salariali
Violenza economica e di genere
Barbara Leda KennyIn Italia il 21,5% delle donne non è in grado di far fronte a una spesa o una perdita improvvisa, più che in altri paesi europei. Questa privazione materiale costituisce una doppia forma di subordinazione e dipendenza
La questione proprietaria
Alessandra MaggiOgni anno in Italia vengono emesse 30 mila sentenze di sfratto, quasi tutte per morosità incolpevole. Si tratta della carenza di politiche abitative in Italia. Un problema che ha a che fare con l’ideologia della proprietà privata
Poveri e senza energia
Giada Coleandro Beatrice RuggieriNel’Unione europea tra 50 e 125 milioni di persone hanno difficoltà a provvedere ai loro bisogni di riscaldamento e illuminazione. Un’ingiustizia diffusa che ha molto
a che fare con le politiche della transizione energetica
L’inflazione scaricata sui salari
Marco Bertorello Danilo CorradiGIà prima della guerra, il keynesismo finanziario aveva mostrato i suoi limiti, insostenibile per le forme di competizione estrema e di fronte alla sfida della Cina. Ma non è detto che tutto ciò debba pesare sui poveri
In Thailandia? Povertà allo 0%
Mikhail MaslennikovIl dato del paese asiatico è ovviamente falso. Eppure questo emerge se si asseconda la narrazione secondo cui la globalizzazione ha ridotto nel corso degli anni la povertà mondiale, basata su misurazioni arbitrarie e dati ambigui
Un fottuto libro working class
Alberto PrunettiLo sfogo di uno di quei romanzi che parla di classe operaia e nuove povertà: nel mercato editoriale italiano vengono spesso definiti «urban» per essere venduti a lettori benestanti in cerca di safari nei sobborghi metropolitani