Il boicottaggio boomerang
La leader della Spd Saskia Esken evita di incontrare Bernie Sanders in tour in Germania. Lo ritiene colpevole di aver detto queste parole: «Prendere di mira i civili è un crimine di guerra, non importa chi lo fa»
Il senatore Bernie Sanders è stato in Europa questa settimana per presentare il suo bestseller It’s Ok to Be Angry About Capitalism uscito in olandese e tedesco. Ha partecipato a diversi grandi eventi pubblici nei Paesi Bassi e in Belgio, tutti esauriti in poche ore e accolti con molto entusiasmo. L’ultima tappa del tour è stata la Germania, ha parlato a una sala piena e poi ha partecipato a un ricevimento offerto dalla Rosa-Luxemburg-Stiftung, fondazione associata a Die Linke, il partito della sinistra tedesca.
C’era molta gente ad ascoltarlo, tra di essi leader sindacali, attivisti per il clima e membri di altri partiti. Tutti e tutte, dalla copresidente di Die Linke Janine Wissler alla leader moderata dei Verdi Ricarda Lang, erano ansiosi di incontrare Bernie Sanders.
C’è stata però un’importante eccezione. Saskia Esken, leader del Partito socialdemocratico al governo, aveva accettato l’invito a partecipare al ricevimento da parte degli organizzatori dell’evento prima di ritirarsi improvvisamente. Esken ha dato l’annuncio ieri mattina su BlueSky, dicendo che aveva delle cose da rivelare. Ha continuato dicendo che, poiché Bernie non si pone chiaramente «dalla parte di Israele e contro il terrore di Hamas», ha dovuto annullare quello che ha descritto come un incontro con Sanders. La scena di un leader tedesco che si rifiuta di parlare con un importante politico ebreo a causa del suo insufficiente sostegno allo Stato di Israele è stata ampiamente commentata dai tedeschi sui social media.
Le osservazioni del senatore Sanders sono state caute e non particolarmente controverse nemmeno nel contesto statunitense: «Prendere di mira i civili è un crimine di guerra, non importa chi lo fa», ha detto Sanders mercoledì scorso. Ma ha avvertito: «Non dimentichiamo che metà dei due milioni di abitanti di Gaza sono bambini. I bambini e le persone innocenti non meritano di essere puniti per gli atti di Hamas».
Un membro dello staff del senatore Sanders ha detto che, per quanto ne sapeva, «Bernie non aveva mai sentito parlare di Saskia Esken, ma sono sicuro che sarebbe stato felice di incontrarla».
L’ufficio di Saskia Esken non ha risposto a una richiesta di commento.
*Bhaskar Sunkara è fondatore di Jacobin Magazine e attualmente presidente del settimanale The Nation. Questo articolo è uscito su JacobinMag. La traduzione è a cura della redazione.
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