Dalle scuole di Roma occupate il 4 dicembre arriva un grido di emergenza, pieno di idee strutturate e alternative a quelle della generazione precedente, accusata di non voler mollare l’attuale gestione scellerata del pianeta

Il poeta della diaspora
Con umorismo, calore e delicata bellezza, Shane MacGowan ha segnato una generazione e non ha mai avuto paura di denunciare l’ingiustizia, non importa quante grane ciò gli abbia creato tra i potenti

Ombre nere su Firenze
Matteo Salvini chiama a raccolta quattordici partiti ultranazionalisti europei, con l’intento evidente di spostare a destra gli equilibri Ue e sfidare Meloni sul terreno reazionario. Previste mobilitazioni antifasciste

Quarant'anni
tra memoria e oblio
Dal «Mai più» della transizione democratica al «Non erano 30.000» di Milei, le vicissitudini del ricordo del terrorismo di Stato in Argentina dal 1983 al 2023 si intrecciano con i conflitti attuali

Schiave, serve,
lavoratrici domestiche
La dipendenza delle gerarchie è costituita da una microfisica di contrattazioni e lotte quotidiane, individuali e collettive. Anche le elaborazioni teoriche, le leggi e la letteratura normativa hanno un ruolo

Only the good die young
Jacobin Magazine aveva preparato un libro per celebrare la morte di Henry Kissinger, da far uscire appena avesse levato il disturbo. Oggi è finalmente disponibile, eccone l’introduzione in italiano
Il mito della competizione
Il n. 21 di Jacobin Italia
La retorica del merito e della competizione è un alibi per liberarsi del problema della diseguaglianza sociale: chi ha problemi se li è meritati e non è compito dei meritevoli farsene carico. Per ogni «vincente» ci deve essere anche un «perdente», vittime fisiologiche dello «squid game» del capitalismo. Questa ideologia neoliberista esercita la sua influenza spietata anche dopo che appare chiaro che nel mondo della concorrenza feroce non ci sono neppure i vincitori perché le sorti stesse del pianeta sono messe a rischio. A questo è dedicato il tema del n. 21 di Jacobin Italia.
La sezione dedicata al n. 51 dell’edizione statunitense di Jacobin si occupa invece di invecchiamento e rapporti tra le generazioni, del paradosso di una vita ormai sempre più lunga passata a produrre per poi spesso non avere una vecchiaia garantita.
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Oblio, bugie
e grandi eventi
L’eredità del Mondiale di calcio maschile di Qatar 2022 è quella che rischia di produrre Expo: un mare di promesse irrealizzate, una serie di disastri sociali, economici e ambientali

La resistibile ascesa
di Wilders
La corsa dell’estrema destra olandese è cominciata anni fa, favorita dalla crisi economica, da emergenze migranti costruite a tavolino e dalla debolezza dei partiti moderati

Costruire un’economia
resistente in Palestina
Dodici gruppi di giovani palestinesi in Cisgiordania hanno avviato iniziative collettive di agricoltura, agroecologia e trasformazione alimentare. Per proteggere la propria terra dalle confische dell’occupazione israeliana e farla rivivere

Il 25 novembre
e il fortino di Meloni
La destra è spiazzata dall’ondata di indignazione, rabbia e determinazione della manifestazione contro la violenza sulle donne. Il che dimostra ancora una volta l’egemonia debole del governo sul paese

L'accordo Italia-Albania riguarda (anche) la democrazia
Quando si parla di migranti e respingimenti, il parlamento, la magistratura e persino l’opinione pubblica vengono spesso percepiti come fastidiosi ostacoli da aggirare

«La guerra non è mai
una risposta alla violenza»
Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i territori occupati, denuncia la cecità dell’Occidente di fronte alla violazione dell’umanità di Gaza
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