Socialdemocratico nel Pci e poi artefice dell’approdo del Pd nel campo della moderazione e delle compatibilità: il secolo di Giorgio Napolitano
Gramsci e Benjamin, la lotta contro la catastrofe
Salvatore Cannavò Dario GentiliUn libro confronta le idee dei due pensatori eterodossi, entrambi critici del progresso come arma ideologica della conservazione. Due interpreti della controrivoluzione sempre aperti alla possibilità di un’alternativa
Il reddito e l’intreccio delle working class
Salvatore CannavòDomani a Roma in piazza per il reddito: un buon avvio per contrastare la pressione durissima che il moderno capitalismo opera sulle vite e sui bisogni affermando una dimensione di classe plurale
Il sol dell’avvenire è un balzo di tigre
Salvatore CannavòL’ultimo film di Nanni Moretti emoziona e fa discutere a sinistra. Facendo la «storia con i se», dà ragione agli insorti di Budapest del ’56 e ripara ai torti di Togliatti, rendendo possibile pensare al futuro
La ricerca della felicità
Salvatore Cannavò Domenico De MasiAndiamo verso un mercato del lavoro in cui la domanda diminuisce sempre di più e riguarda quasi esclusivamente le attività creative e affettive, dice Domenico De Masi.
Per questo c’è bisogno di un reddito universale
Dalla Gkn società di mutuo soccorso nei luoghi di lavoro
Salvatore Cannavò Dario SalvettiGli operai della fabbrica fiorentina proseguono la lotta all’insegna delle convergenze e si dotano di una struttura mutualistica: per resistere ancora e prendersi cura gli uni degli altri
Il nuovo conservatorismo ha la solita paura della rivoluzione
Salvatore CannavòL’ideologia di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia filtra l’archivio del fascismo con il pensiero reazionario calato nella società contemporanea. Con un chiodo fisso: il terrore per il 1917 russo e il 1789 francese
Un uomo solo
Salvatore CannavòLa vicenda Soumahoro, sebbene strumentalizzata dalle destre, rivela che la trappola del leader carismatico ha di nuovo la meglio su anni di sconfitte e scompaginamento di organi collettivi
L’insorgenza del mutualismo, la convergenza necessaria
Salvatore CannavòGkn si dichiara «fabbrica pubblica, socialmente integrata, difesa dal territorio, a disposizione del territorio» mentre si moltiplicano le iniziative per il mutuo aiuto e l’autogestione
La parola Rivoluzione
Salvatore CannavòSenza la prospettiva delle rivoluzioni non si comprende il presente, non si coglie il ruolo delle masse nei mutamenti storici, è impossibile pensare al futuro: due testi a confronto
L’incognita del voto a sinistra
Salvatore CannavòLe elezioni politiche italiane nella crisi sistemica non sembrano coinvolgere potenzialità positive per chi cerca di migliorare qui e ora la propria condizione
Una crisi non solo italiana
Salvatore CannavòLe dimissioni di Draghi devono essere lette nel contesto europeo e internazionale. Nelle fibrillazioni politiche che sono versioni stravolte delle tensioni sociali
Due guerre sovrapposte
Salvatore CannavòLa guerra matura nel contesto della gestione imperiale degli Stati uniti. Ma questo aspetto, da solo, non basta a spiegare quanto sta avvenendo. C’è anche l’imperialismo russo, la ricerca dello «spazio vitale» nel dominio globale
Quel che resta di Alain Krivine
Salvatore CannavòDalle lotte anticoloniali all’espulsione dal Partito comunista francese, dalla fondazione della Ligue communiste revolutionnaire fino alla ricerca di una «sinistra sociale, antiliberista, radicale»: un dirigente che non amava comandare
Non si deroga al no alla guerra
Salvatore CannavòLa giusta avversione all’invasione russa e l’opposizione a un regime nazionalista, autoritario e corrotto come quello di Putin devono accompagnarsi alla lotta per la pace
Il buio oltre il vaccino
Salvatore CannavòAl di là della pur necessaria campagna vaccinale, dopo due anni di pandemia nulla è stato fatto su sanità, scuola, trasporti pubblici. Il governo promette di tornare al «come eravamo» per impedire che si rifletta sul «come vorremmo essere»
Il diritto alla buona vita
Salvatore CannavòL’alienazione oggi si manifesta su tutto lo spettro della vita, rispecchia il capitalismo come sistema sociale oltre il lavoro in senso stretto. Per questo rappresenta un’ottica dalla quale osservare le contraddizioni in cui viviamo
Genova, una finestra sul futuro
Salvatore CannavòVent’anni fa si manifestò un movimento che esprimeva la crisi della politica non per incubare l’antipolitica, al contrario consente ancora oggi di immaginare lo scontro politico e gli spazi pubblici comuni
Auguri, il manifesto!
Salvatore CannavòIl «quotidiano comunista» oggi compie cinquant’anni. È uno spazio pubblico che consente di tenere in vita dei legami. Se non ci fosse occorrerebbe che ne nascesse uno
Letta, il segretario che il Pd si merita
Salvatore CannavòIl nuovo segretario rispecchia i valori originari del Pd: un insieme interclassista, sostenitore di alcune battaglie civili ma senza alcun ancoraggio sociale, con in mente una coalizione di centrosinistra in cui però non si capisce chi farà la sinistra
La tripla crisi e il futuro
Salvatore CannavòIl sistema politico cerca di approfittare della sovrapposizione tra blocco istituzionale, emergenza pandemica e collasso economico per costruire una nuova normalità. Ma il destino non è ancora scritto
L’Europa dopo la pandemia
Salvatore Cannavò Michel HussonIncidere sui parametri di sistema per conservarne i valori fondamentali non basta, a maggior ragione dopo che la pandemia ha mostrato i limiti strutturali del capitalismo. Un colloquio su futuro e Recovery Plan visto dalla Francia
Dietro la scissione, la rivoluzione
Salvatore CannavòA cent’anni dal congresso di Livorno che portò alla nascita del Partito comunista italiano, a fare scandalo è ancora l’opzione rivoluzionaria, l’aver posto l’alternativa tra compromesso e rottura
Il governo ha perso la maglietta della salute
Salvatore CannavòNella seconda ondata i profitti prevalgono sulla salute. In un quadro politico bloccato solo i soggetti reali possono fare la differenza
La vecchia bestia del voto utile
Salvatore CannavòL’emergenza Covid ha favorito i Presidenti uscenti, e il sistema elettorale ha spinto più che mai verso il bipolarismo. I Cinque stelle ne escono normalizzati e ciò che resta a sinistra del Pd non può più non accorgersi che occorre inventarsi qualcosa
Che dice Rossanda?
Salvatore CannavòSe ne è andata Rossana Rossanda, testimone curiosa e mai rassegnata del Novecento le cui cronache, partorite nel gran marasma della storia comunista, erano pensate per fare la storia
La vita che verrà
Salvatore CannavòOltre al ritorno al «business as usual» e ai rischi di involuzione autoritaria, tra gli scenari possibili di fronte alla crisi c’è lo spazio per una rinnovata «immaginazione socialista»
Niente sarà come prima. Ma dipende da noi
Salvatore CannavòBisogna tornare alla vita ma in forme del tutto nuove rispetto a quelle che conoscevamo. Per rispondere con idee e lotte visionarie al grande bisogno di protezione che è scaturito da queste giornate impreviste e imprevedibili
La febbre liberista e la cura solidale
Salvatore CannavòL’esplosione del Coronavirus evidenzia che servizi essenziali come la sanità non possono essere affidati al libero mercato. E sottolinea la necessità di organizzarsi dal basso dentro l’emergenza per evitare che l’epidemia la paghino i più deboli
La sfida della trasformazione
Salvatore Cannavò Lorenzo ZamponiI populisti di sinistra tentano di diventare maggioranza e portare al governo l’odio anti-élite. Però tra stare al governo e avere il potere c’è un abisso. Ignorandolo si finisce per assumere i vizi delle socialdemocrazie che tanto si criticavano