I cowboy contro la proprietà privata
Alla fine del 1800 i baroni del bestiame distrussero il Texas con il filo spinato, privando contadini e allevatori senza terra dalle risorse vitali. Nacquero bande che tagliavano le recinzioni per difendere i beni comuni
Quando arrivò il filo spinato, alla fine del 1800, cambiò radicalmente il paesaggio del Texas. Il famoso allevatore Charles Goodnight una volta raccontò un incontro con il capo dei Pueblo Standing Deer che, di ritorno a Taos, New Mexico, da un viaggio commerciale con i Kiowa, si perse e finì nei terreni di Goodnight. Quando Goodnight chiese a Standing Deer come si fosse perso, considerando che Standing Deer aveva «vissuto in questo paese per tutta la vita», Standing Deer rispose: «Sì, señor! Pero alambre! Alambre! Alambre! Todas partes!» («Ma Filo spinato! Filo spinato! Filo spinato! Ovunque!»)
I nativi americani chiamavano il filo spinato la «corda del diavolo». I poveri contadini e i cowboy lo chiamavano il «cappello del diavolo». Tutti lo riconobbero come uno strumento di espropriazione.
Il filo spinato serviva a proteggere i pascoli dei ricchi allevatori. Mentre le loro mandrie di bovini prosperavano, altre si decimavano. Nell’industria del bestiame si stava sviluppando un sistema a due livelli: i baroni del bestiame terriero godevano di un accesso protetto alle migliori fonti d’acqua e ai pascoli, mentre i contadini poveri e i cowboy spesso senza terra lottavano per sopravvivere nel terreno appena diviso. Le mandrie tagliate fuori dall’acqua grazie ai nuovi sistemi di recinzione morirono di disidratazione. Le prime forme di filo spinato avevano punte brutalmente affilate e in cattive condizioni e il bestiame poteva rimanere impigliato nel filo, poteva capitare che morissero migliaia di animali.
I contadini poveri e i cowboy avevano fatto affidamento sul «campo aperto», sull’idea che la terra appartenesse a tutti. Quando il filo spinato recintò quello spazio aperto, reagirono.
La fine degli spazi aperti
Dopo la guerra civile americana, i capitali dall’Europa e dal Nord del paese si riversarono nel Texas, provocando una dilagante speculazione su terreni e ferrovie. I capitalisti esterni e le corporation, insieme a una manciata di piantatori locali e grandi famiglie di ranch, accumularono vasti appezzamenti in tutto lo stato. Mentre le condizioni economiche erano terribili per gli afroamericani liberati, i bianchi poveri e molti tejanos (texani di origine messicana), una nuova potente classe stava sorgendo in Texas.
Solo tra il 1880 e il 1883, il prezzo del bestiame pro capite salì da 7 a 25 dollari. Poiché anche il prezzo della terra era salito alle stelle, le classi terriere benestanti cercarono di proteggere i loro lucrosi investimenti. Per impedire ai contadini poveri e ai cowboy senza terra di attingere alle loro risorse, adoperarono una nuova tecnologia: il filo spinato.
I baroni del bestiame montarono il filo spinato con frenesia. Transennarono le migliori fonti d’acqua e non esitarono a recintare terreni e strade pubbliche. Suscitando ulteriore rabbia tra i contadini poveri e i cowboy, i baroni del bestiame spesso continuavano a utilizzare i pascoli pubblici fino a quando non consumavano tutto il pascolo, dopodiché si ritiravano nei loro recinti.
Le enclosures (terre recintate) stavano consumando le terre comuni. Piccoli agricoltori, cowboy e alcuni dei più affermati allevatori texani erano furiosi per l’invasione da parte di capitalisti e società straniere e speravano che la legislatura del Texas avrebbe reagito per difendere gli spazi aperti. Ma il tempo passava e non arrivava nessun intervento.
I cowboy assediati iniziarono a tagliare le recinzioni per la necessità di accedere a strade e acqua o per spostare il bestiame verso le zone di commercio. Ma poiché le recinzioni continuavano a proliferare e i baroni del bestiame diventavano più sfacciati, il taglio delle recinzioni divenne una questione di ronde.
Le guerre delle recinzioni
I contadini poveri e i cowboy si organizzarono in bande, con nomi colorati come i Gufi, i Javelina, i Blue Devils e i Knights of the Knippers. Con il favore della notte, si adoperavano per abbattere le recinzioni. Non si fermarono alle recinzioni che delimitavano le terre comuni: miravano a liberare completamente lo stato dalla corda del diavolo. Quando il taglio della recinzione cominciò a diventare pratica comune, i baroni del bestiame assoldarono teppisti armati per sparare ai tagliatori di recinzione e i tagliatori di recinzione si armarono per rispondere. Così iniziarono le guerre delle recinzioni in Texas.
Il taglio della recinzione era sia un atto di sopravvivenza che un atto di protesta. Vicino a Waco, a un allevatore che aveva recintato un serbatoio d’acqua venne tagliato il filo spinato e vennero bruciati i pascoli. I tagliatori di recinzione lasciarono una nota:
Ti ordiniamo di non recintare il serbatoio Jones, poiché è un serbatoio pubblico ed è l’unica acqua per il rifornimento in questa zona. Fino a quando le persone non avranno il tempo di costruire serbatoi e raccogliere l’acqua, questo dovrebbe essere accessibile. Nessun brav’uomo si impegnerà a sorvegliare questo recinto, perché i Gufi lo prenderanno. In questa area non c’è più erba di quanta una mandria può mangiare quest’anno.
Il movimento contro le recinzioni era molto popolare tra i texani poveri e della classe operaia. Il Texas Greenback Party, precursore del populista People’s Party, incoraggiò il taglio della recinzione, inquadrandolo come una lotta contro il potere monopolistico e sostenendo che la recinzione era un tentativo di «trasformare agricoltori e piccoli allevatori in servi». Questa previsione si sarebbe rivelata in gran parte corretta, non solo in Texas ma in tutto il sud-ovest. La trasformazione dei piccoli agricoltori in fittavoli avrebbe rafforzato il grande movimento agrario populista a venire.
Il Texas venne inghiottito dal conflitto di classe. Bande che tagliavano le recinzioni comparvero in tutto lo stato e in più della metà delle contee del Texas conobbe una qualche forma pratica. I giornali sostennero o denunciarono l’atto, ma tutti lo riconobbero come un movimento populista contro le enclosures. Il Galveston Daily News scrisse:
Il taglio delle recinzioni non sarebbe mai diventato così diffuso e distruttivo se non avesse incontrato un sentimento così popolare… Ha trovato la sua strada nel focolare di ogni casa, e gli allarmi sull’illegalità dei comunisti taglia-recinti hanno assunto toni forti.
Sebbene i taglia-recinzioni si fossero ben organizzati dal punto di vista pratico, il lato politico del movimento non lo era. La loro mancanza di rappresentanti consentì a giornalisti e politici di disegnargli addosso le loro convinzioni. Ad esempio, questo testo pubblicato nella contea di Coleman metteva insieme la lotta contro il potere monopolistico all’odio razziale e al risentimento per le politiche progressiste di Ricostruzione, una fusione della quale non ci sono prove:
Abbasso i monopoli, non possono esistere in Texas e specialmente nella contea di Coleman; via con i tuoi capitalisti stranieri; la catena e il suolo del Texas appartengono agli eroi del sud; niente monopoli e non tassarci per istruire i negri. Dacci case come Dio ha voluto, e non chiese, città e scuole e soprattutto dacci acqua per il nostro bestiame.
In seguito, un buon numero di tagliatori di recinzioni sarebbe stato reclutato nel crescente movimento socialista texano della fine del diciannovesimo e dell’inizio del ventesimo secolo, che cercava di fondere le richieste dei contadini espropriati con quelle del proletariato industriale. Ma questo lavoro iniziò davvero solo una volta che i taglia-recinzione furono completamente schiacciati.
«Questi segugi infernali del Texas»
Le guerre alle enclosures del Texas causarono perdite stimate fino a 20 milioni di dollari. Alla fine, agli allarmi dell’élite terriera in Texas rispose lo stato: nel 1884 fu convocata una sessione speciale della legislatura del Texas per affrontare la crisi. Il dibattito fu acceso, un deputato definì i tagliatori di recinzioni «mascalzoni di pezza e coda di cavallo, segugi infernali del Texas».
Non c’erano dubbi sul fatto che il taglio della recinzione sarebbe stato criminalizzato, ma cosa si doveva fare per gli allevatori che stavano recintando strade e terreni pubblici? Qui il legislatore del Texas si schierò con i ricchi, rendendo il reato commesso da chi tagliava i recinti punibile da due a cinque anni di prigione, mentre l’invasione del suolo pubblico commessa dai baroni venne considerata un reato minore passibile di una piccola multa da 10 a 100 dollari.
Sebbene le nuove leggi fecero raffreddare i conflitti, non misero fine al taglio delle recinzioni in Texas. Vennero impiegati i Texas Rangers, che sembravano provare un piacere perverso nel dare la caccia ai tagliatori di recinzioni. In un esempio significativo, due Texas Rangers, Ira Aten e Jim King, si infiltrarono tra i contadini poveri nella contea di Navarro, lavorando con loro durante il giorno. Di notte, King li allietava con il suo violino, mentre Aten acquistava la dinamite e si preparava a fabbricare bombe da posizionare attorno alle recinzioni nell’area, rendendo essenzialmente il taglio della recinzione punibile con la morte.
Quando i suoi superiori ad Austin vennero a conoscenza dei suoi piani, ad Aten fu ordinato di fermarsi immediatamente, ma il danno era fatto: la paura della morte rallentò per un po’ il taglio delle recinzioni nella zona. Sebbene non fosse completamente scomparso e sarebbe tornato in particolare durante i periodi di siccità, il coinvolgimento dei Texas Rangers e l’enormità delle recinzioni indicò che non sarebbe mai più arrivato di nuovo al picco del 1880.
I tagliatori di recinzione vennero sconfitti, ma la devastazione e i problemi causati dalle enclosures rimasero. I veterani della Fence Cutting Wars furono conquistati da un’altra forma di azione diretta: la politica. L’Alleanza degli agricoltori, il Partito popolare e il Partito socialista del Texas ebbero molti tagliatori di filo spinato nei loro ranghi.
Il Texas ha una ricca storia di politica della classe operaia, dai tagliatori di recinzioni alle comuni tedesche abolizioniste del Texas centrale. In tutti i capitoli oscuri della storia del Texas, ci sono state persone coraggiose che si sono sacrificate per costruire un mondo più giusto. Oggi dovremmo ricordarli, mentre facciamo la nostra storia.
* David Griscom è uno scrittore e texano con sede ad Austin e co-conduttore del podcast Left Reckoning. Questo articolo è uscito su JacobinMag. La traduzione è a cura della redazione.
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