Dopo l’arresto di Mahmoud Khalil, ecco il caso della professoressa iraniana Helyeh Doutaghi, rimossa da ogni incarico universitario a Yale. Trump utilizza la guerra contro i palestinesi per fare piazza pulita del dissenso
Diwan, il sogno di una cosa
Tommaso ChitiL’ex primo segretario dell’ambasciata di Palestina in Italia e deputato Ali Rashid racconta la situazione a Gaza e la sua iniziava di dialogo e confronto
Dentro il movimento per la Palestina a Berlino
Davide Gottini Miriam Verucchi Nicola Checcoli Tommaso ScarpelliAttraverso l’esperienza dell’attivista Nik si mostrano la genesi, il contesto e le difficoltà che la lotta contro il genocidio a Gaza incontra ogni giorno in Germania
Un’agenda della pace
Walter MassaContro il progetto di riarmo europeo e contro un’Europa delle disuguaglianze e dell’austerità bisognerebbe fare quello che Sanders e Ocasio Cortez stanno facendo negli Usa: ricucire una visione di classe
Lo scudo umano, incubo del diritto
Luigi Daniele Nicola PeruginiIl ruolo dei civili nelle guerre genera dilemmi e processi di legittimazione della violenza su una scala inimmaginabile: sino ai giorni nostri, come a Gaza e in Ucraina
Cartellino rosso alla guerra
Andrea Ponticelli Gabriele GranatoIl «doppio standard» calcistico su Palestina e Ucraina dice molto di quanto questo sport sia diventato elemento fondamentale nella definizione degli equilibri della geopolitica mondiale
La rivoluzione femminista del Rojava
Anna Irma BattinoLe risate, i sogni, la determinazione delle donne curde sono la prova che, nonostante la guerra e la disperazione, la luce della speranza può sempre farsi strada
La nuova Europa e l’effetto Serra
Salvatore CannavòPiù che scendere in piazza dietro una immaginaria bandiera Ue servirebbe manifestare contro Trump e contro il riarmo proposto da Von der Leyen, per un nuovo ruolo degli organismi internazionali
Chi combatte al posto di Scurati?
Luca CasarottiL’autore di M rimpiange la smarrita identità guerriera dell’Europa. Ma a furia di maneggiare i miti bellici senza chiedersi per cosa si sta combattendo si finisce per esaltare la cultura reazionaria
Di cosa parliamo quando parliamo di genocidio
Paolo FonziQuando nasce l’idea di genocidio e quando diventa la «g-word», il concetto tabù che esprime una sorta di limite tra civiltà e barbarie, un limite tra l’umano e il disumano?
C’è lo scontro interimperialista e non ho niente da mettermi
Salvatore CannavòI paesi europei sono rimasti spiazzati da Trump che con la sua iniziativa ha confermato l’esistenza delle due strategie imperiali di Russia e Stati uniti. Non averle riconosciute ha prodotto la paralisi europea e le difficoltà del pacifismo
Tra Zenobia e jineoloji
Giulia Beatrice FilpiReportage dalle regioni autonome del Nord-Est della Siria, dove donne, vite e libertà sono sotto assedio
Gaza, il cessate il fuoco non basta
Seraj AssiL’annunciata tregua tra Israele e Hamas è una cosa positiva. Ma non è sufficiente a sanare la violazione del diritto internazionale che ha prodotto una incredibile distruzione e miseria. E Gaza continuerà a essere sotto assedio
Tariq Ali, una vita contro l’imperialismo
Tariq Ali Stathis KouvelakisNella sua nuova autobiografia, lo scrittore pakistano racconta il suo attivismo tra la fine della Guerra fredda e l’era della globalizzazione neoliberale. In questo dialogo con Jacobin discute il significato dell’antimperialismo nel mondo di oggi
La guerra economica contro i palestinesi
Assaf S. BondyNon ci sono solo i massacri a Gaza: Israele sta strozzando lavoratori e lavoratrici dei Territori occupati, distruggendo l’Anp e ampliando gli insediamenti coloniali. La denuncia all’Organizzazione internazionale del lavoro
Siria, la variabile curda
Matt BroomfieldIl rovesciamento di Bashar al-Assad è stato accolto con grandi festeggiamenti. Ma la situazione è piena di incognite. La condizione dei curdi è la cartina di tornasole di questo momento di incertezza
«Ecco perché parliamo di genocidio»
Francesca Albanese Owen DowlingDopo le parole di papa Bergoglio, la relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese spiega in che modo l’esercito israeliano sta agendo per cancellare la vita a Gaza
I doppi standard su Gaza e Libano
Justin SchlosbergLa narrazione attorno alla guerra in Medio oriente mitiga le responsabilità dei massacri e il ruolo di molti paesi occidentali nel sostenerli. Ma non bisogna pensare (solo) all’esistenza di una lobby pro-Israele
Se la guerra non è solo un gioco
Marijam DidI videogiochi sono diventati strumento di propaganda e dispositivi di addomesticamento sociale. Accade con gli investimenti del complesso militare-industriale e con la gamification delle mansioni lavorative
La guerra di Draghi
Luca SantoroNon c’è solo economia nel rapporto dell’ex presidente della Bce, ma anche una politica militare pericolosa, irrealistica e antieconomica
125 anni tra resistenza e solitudine
Chiara CruciatiLa lotta palestinese è legata alle trasformazioni regionali e globali, all’avanzata delle destre religiose e sovraniste, all’arretramento delle forze della sinistra. Coglierne evoluzioni e crisi significa capire cosa accade oggi
«Nulla di buono da Netanyahu»
Francesco BrusaI movimenti progressisti iraniani di fronte all’escalation: intervista a Frieda Afary, attivista socialista e femminista e Siyâvash Shahabi, rifugiato politico
Il sionismo ha esaurito gli argomenti?
Rob BryanUn libro appena uscito negli Usa sull’orrore del 7 ottobre, fornisce l’occasione per discutere di come le argomentazioni di chi sostiene a tutti i costi Israele siano fallaci quando non inesatte
Il gioco ad alzare il tiro
Emma Claire FoleyIsraele ha aperto il fronte libanese sulla base del paradossale assunto dell’«escalation che porta alla de-escalation». Una teoria bellica pericolosa, che presuppone che l’avversario finisca sempre per non reagire
Un’altra Gaza in Libano?
Seraj AssiNei piani di Netanyahu il nuovo fronte contro gli Hezbollah serve a creare un conflitto regionale. E a costringere gli Usa a un intervento diretto
Il terrorismo e la guerra
Madeleine HallL’azione israeliana contro migliaia di libanesi serve ad alimentare ed estendere il conflitto, unica condizione perché Netanyahu resti al potere
Decostruire il Leviatano
Paola RivettiL’esperienza di docenti e studenti palestinesi nell’università israeliana, con quella di chi lotta da questa parte del mondo, spinge a riconsiderare alcuni stereotipi sull’accademia. A partire dalla sua impermeabilità verso la società
L’università occupante
Andrea Rizzi Martina Napolitano Maya WindMaya Wind ha studiato gli atenei israeliani. Ne ha ricavato che il loro funzionamento è strumentale al progetto di colonizzazione della Palestina: in termini di sostegno
alla ricerca militare e di produzione di saperi differenziati
Il dual use di guerra e neoliberismo
Emily ZendriUna discussione a più voci con alcuni studenti e studentesse che hanno organizzato le mobilitazioni contro il massacro a Gaza in diverse università italiane. Una lotta che non può prescindere dalla critica all’accademia
Imperialismi e rivalità economica
Costas LapavitsasIl crescente conflitto tra blocchi diversi conferma che non esiste un’unica classe capitalista mondiale. E non c’è motivo di considerare migliori i capitalismi di Russia, Cina o India
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