La giusta avversione all’invasione russa e l’opposizione a un regime nazionalista, autoritario e corrotto come quello di Putin devono accompagnarsi alla lotta per la pace
Ripartire dagli accordi di Minsk
Volodymyr Ishchenko Branko MarceticTutto quello che volevate sapere sull’Ucraina ma non avete mai osato chiedere. Risponde, da Kiev, il sociologo Volodymyr Ishchenko
L’Ucraina tra Mosca e Washington
Philippe AlcoyLa tensione tra Russia e Nato non dovrebbe spingersi fino ad un aperto conflitto militare ma non promette nulla di buono. Schierarsi con una delle due potenze sarebbe un errore analitico prima ancora che politico
L’ipocrisia delle armi ad al-Sisi
Elisa BerlinIl governo e la politica italiana esultano per la scarcerazione di Patrick Zaki. Ma continuano a vendere ordigni bellici all’Egitto, fiancheggiandone di fatto la dittatura e i suoi crimini
«L’Afghanistan è una ferita aperta»
Chiara Zanini Shahrbanoo SadatIntervista alla cineasta Shahrbanoo Sadat, che coi suoi film racconta la gente comune del suo paese e sfida le convenzioni della società tradizionale
Lacrime di coccodrillo sulle donne afghane
Gilbert AchcarI falchi citano la liberazione delle donne tra gli argomenti a favore dell’occupazione dell’Afghanistan. Si tratta di un’ipocrisia: gli Stati uniti hanno sempre subordinato i diritti delle donne alle strategie geopolitiche e alla difesa dei loro alleati
Due tragedie
Branko MarceticL’11 settembre è una storia doppiamente drammatica. Per le migliaia di vite perse per mano di fanatici. E per un popolo che, ingannato da politici e media, ha trascorso i 20 anni successivi trasformandosi in chi che diceva di voler combattere
L’innesco della «guerra al terrore»
Lorenzo DeclichDopo l’attacco alle Torri gemelle di vent’anni fa Bush aprì un conflitto asimmetrico e senza confini. Ha finito per rendere più forte il nemico che voleva combattere
La sconfitta afghana non è la fine della guerra
Gilbert AchcarEsattamente come è avvenuto all’indomani della disfatta del Vietnam, gli Stati uniti utilizzeranno questa sconfitta per cambiare le loro strategie belliche, non per limitarne la portata
Dall’11 settembre 21 trilioni di dollari in spese militari
Luke SavageSecondo un recente resoconto, il costo della «War on Terror» per gli Usa e le sue conseguenze sono sconcertanti. Provate a pensare a cosa si sarebbe potuto fare in questi vent’anni con quel denaro
L’ultimo attacco Usa è la sintesi di questa guerra
Branko MarceticAssetata di sangue dopo l’attentato dell’Isis, l’amministrazione Biden ha massacrato dieci afgani che volevano trasferirsi negli Stati uniti. Una storia tragica che rappresenta l’andamento della guerra in Afghanistan
Il disastro afghano degli Usa è peggio del Vietnam
Daniel Bessner Derek DavisonAd aver guadagnato da vent’anni di guerra e spargimento di sangue in Afghanistan sono state le imprese private di contractor militari e i trafficanti di eroina. Le stesse analogie con la «caduta di Saigon» non rendono l’idea del collasso statunitense
Cosa resta di vent’anni di guerra in Afghanistan
Piero MaestriL’annuncio di Biden del ritiro delle truppe ha omesso il fallimento di una guerra che ha distrutto un paese e le sue forze democratiche, con i Talebani che ne raccoglieranno i frutti. Nel frattempo la situazione geopolitica è cambiata
Il piano di annessione di Israele viene da una lunga storia
Greg ShupakIl piano del governo Netanyahu – spalleggiato da Trump – di annettere parte della Cisgiordania è l’ultimo atto di settant’anni di violenta appropriazione della terra e distruzione dei diritti del popolo palestinese
Questa non è una guerra. Anzi, aboliamo l’esercito
Piero MaestriNon c’è nessuna necessità di avere militari per le strade così come è inspiegabile che sia il ministero della Difesa ad assumere medici. È il momento di immaginare come utilizzare i 20 miliardi annui destinati al riarmo per salute e ambiente
Per un nuovo movimento contro la guerra negli Usa
Joe AllenAbbiamo urgentemente bisogno di una mobilitazione No War negli Stati uniti, ma bisogna imparare dagli errori e dai successi dei movimenti pacifisti del passato e non cadere preda del Partito democratico
I crimini di Asad non vanno in prescrizione
Lorenzo DeclichDi fronte all’aggressione turca nel nord del paese, l’accordo tra le forze democratiche siriane e il ràis di Damasco era prevedibile. Ma non dimenticare i suoi crimini è il minimo che dobbiamo fare
Difendere la rivoluzione
Davide GrassoL’attacco turco avviene in uno scenario atipico. Ma non abbiamo nulla a che fare coi difensori di famiglia tradizionale e gerarchie naturali, coi liberali imparentati coi fascisti o coi sovranisti per i quali sovrana è una minoranza
Il vero volto della guerra
Nick TurseDozzine di uomini della sua unità in Vietnam assistettero a un omicidio dopo l’altro, o li commisero. Ma restarono in silenzio. Jamie Henry invece parlò. Così che nessuno potesse dire che quei crimini non erano mai accaduti
Cercando il male minore
Sarah LazareIl 96% della popolazione mondiale non vota negli Usa. Eppure da questo paese subisce bombardamenti, invasioni e basi militari. Cosa ne pensano i candidati alle primarie
del Partito democratico alle presidenziali del 2020?
Rompere la catena di comando
David BroderDalla Rivoluzione Francese ai sabotaggi alla guerra in Vietnam, la lotta contro il potere militare sulla società non è soltanto questione di politica estera: è una battaglia che serve a minare le basi della classe dominante
Dalle trincee online alle armi in Rojava
Connor KilpatrickStefan Bertram-Lee si è politicizzato a sinistra tramite i forum di discussione su Internet. Poi è andato a lottare coi curdi, e gli hanno messo in mano un fucile vero. Il che non gli ha impedito di usare i meme
«Abbiamo un compito gigantesco, non ci resta molto tempo»
Noam Chomsky Harrison SamphirSuperata la boa dei 90, Noam Chomsky ci fa ancora dono delle sue intuizioni. Eccolo qui a parlare di cambiamento climatico, impero statunitense, antisemitismo, Venezuela e molto altro
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