Tra pochi giorni centinaia di leader mondiali arriveranno a New York per il vertice Onu sul clima. Lo faranno a bordo di inquinanti aerei privati. Nessun esempio è più emblematico: i jet dei miliardari devastano il pianeta
L’ecosocialismo, un freno d’emergenza per salvare il pianeta
Salvatore CannavòIl nuovo numero di Jacobin Italia ha un’ambizione: produrre riflessione al servizio di una mobilitazione permanente. Fornire competenze e spazi per far crescere coalizioni ecosocialiste capaci di incidere sull’agenda politica
Dalle trincee online alle armi in Rojava
Connor KilpatrickStefan Bertram-Lee si è politicizzato a sinistra tramite i forum di discussione su Internet. Poi è andato a lottare coi curdi, e gli hanno messo in mano un fucile vero. Il che non gli ha impedito di usare i meme
Solo una donazione?
Un saggio uscito negli Stati uniti mette a dura critica le istituzioni benefiche. La filantropia, sostiene lo scienziato politico Rob Reich, in alcuni casi costituisce un attacco alla democrazia
Rompere la catena di comando
David BroderDalla Rivoluzione Francese ai sabotaggi alla guerra in Vietnam, la lotta contro il potere militare sulla società non è soltanto questione di politica estera: è una battaglia che serve a minare le basi della classe dominante
Cercando il male minore
Sarah LazareIl 96% della popolazione mondiale non vota negli Usa. Eppure da questo paese subisce bombardamenti, invasioni e basi militari. Cosa ne pensano i candidati alle primarie
del Partito democratico alle presidenziali del 2020?
Cos’è il Green New Deal
Giulio CalellaL’emergenza ambientale è una crisi che contiene tutte le crisi, per questo Alexandria Ocasio-Cortez propone
che sia occasione per ridisegnare le politiche economiche
Il vero volto della guerra
Nick TurseDozzine di uomini della sua unità in Vietnam assistettero a un omicidio dopo l’altro, o li commisero. Ma restarono in silenzio. Jamie Henry invece parlò. Così che nessuno potesse dire che quei crimini non erano mai accaduti
L’agro-ecologia è in movimento
Arundo Iuzuca DonaxUna comunità di centinaia di persone gestisce 200 ettari di terra fino a pochi anni fa destinati alla coltivazione intensiva. Una rete di mercati autogestiti unisce
i contadini ribelli. Esperienze di conflitto e produzione
Diario di uno scrittore contadino
Alberto PrunettiAnche il vino e l’olio ci aiutano a leggere l’emergenza climatica. Ecco come cambia il lavoro di un piccolo produttore, tra tempi di raccolta cambiati, diffusione di nuovi parassiti e stravolgimento dei ritmi di produzione
Contro Natura
Gaia BenziQuando viene fatta salire su un piedistallo a decidere le scelte degli individui sulla base di un supposto canone originario, la natura diventa uno strumento per normalizzare le oppressioni
Prima i veneti? No, prima i ricchi
Luca Dall'AgnolLa legge regionale del Governatore Zaia sull’edilizia pubblica è una patrimoniale sui poveri, che scarica sugli assegnatari la sostenibilità del sistema. La mobilitazione degli inquilini per l’abrogazione svela i veri interessi tutelati dalla Lega
Al sud sono tutti calienti
Marta PanighelLa «teoria dei climi» fu una delle prime forme di razzismo, con un uso strumentale della scienza per giustificare il colonialismo. Il senso comune dei nostri tempi è ancora intriso di quell’immaginario discriminante
Ecologia della cura
Tithi BhattacharyaNon bisogna pensare soltanto ai combustibili fossili
o alle produzioni inquinanti. La vera posta in palio del Green New Deal dev’essere la reinvenzione del lavoro, la protezione della vita su scala sociale e planetaria
Tra le rovine della modernità
Miriam TolaNon tutti gli esseri umani sono responsabili allo stesso modo della devastazione ambientale. Bisogna riconoscere il modello coloniale, patriarcale e capitalista che si è imposto sul mondo. E le lotte che creano alternative
Perché odiano Greta Thunberg
Leda BerioHa iniziato gli scioperi dei Fridays for Future e si trova all’intersezione di tre dimensioni che la rendono un bersaglio: è una giovane che rimprovera l’adulto, una donna che alza la voce, una «fuori norma» che parla ai «normali»
Sciopero globale, le radici e le ali
Alberto Di MonteSi chiama Global climate strike, è l’appuntamento planetario che i nuovi attivisti si sono dati per protestare contro il sistema che ha prodotto l’emergenza ambientale.
I precedenti di un movimento che rompe con il passato
Il lavoro al tempo della crisi del clima
Emanuele LeonardiLa questione ecologica è diventata un problema politico grazie e non malgrado le lotte del movimento operaio.
Adesso però è evidente che il benessere per tutti e tutte non si otterrà producendo di più ma distribuendo meglio
L’oggetto misterioso dei Verdi tedeschi
Nicola CarellaI sondaggi attribuiscono ai Grünen percentuali clamorose: sarebbero addirittura il primo partito. Storia e analisi di un fenomeno politico ambivalente e contraddittorio.
Che potrebbe essere chiamato a gestire il dopo-Merkel
Tre mosse per farla finita con le bottiglie di plastica
Wolf BukowskiL’ambientalismo liberista millanta che si possa rendere più sostenibile la distribuzione delle merci senza intaccare i rapporti di produzione. Ciò avviene colpevolizzando i singoli per le inefficienze del sistema e individualizzando questioni che sono politiche, sociali e collettive
Quei bravi ragazzi dei pozzi ecologici
Giulia FranchiPur di sopravvivere, il sistema estrattivista ha introiettato la narrazione della green economy: la riproduce a modo suo, se ne impossessa e se ne serve senza problemi per rigenerarsi e potenziarsi ancora di più. Il caso dell’Eni
La guerra dei metalli
Matteo De GiuliPale eoliche, pannelli solari e veicoli elettrici si basano su componenti la cui estrazione comporta gravi costi
ambientali e sociali. La «svolta verde» potrebbe salvare il sistema ma danneggia i paesi più poveri
La tecnica non ci salverà
Andrea CapocciDal geo-engineering alla riforestazione, con più di una strizzata d’occhio al nucleare: non mancano le soluzioni tecnologiche all’emergenza ambientale. Ma il sistema industriale che ha generato la crisi non si riforma da dentro
Le frontiere dell’Antropocene
Marco Armiero Ethemcan TurhanOgni paradiso ha anche un muro di cinta, per molti di noi l’inferno è già parte della vita di tutti i giorni.
Chiunque chiami a un’indifferenziata mobilitazione per evitare l’apocalisse spesso lo dimentica
L’inferno planetario del tardo-capitalismo
Jason W. Moore Elena MusolinoNatura e società sono in relazione dialettica, per questo la teoria dell’ecologia-mondo di Jason W. Moore ci aiuta a comprendere come lo sfruttamento del lavoro sia legato alle fasi di appropriazione e distruzione dell’ambiente
La catastrofe è già in corso
Daniel TanuroGli studi dicono che per evitare il disastro ambientale le emissioni globali debbano essere più che dimezzate. I capitalisti negano l’evidenza. O giocano agli apprendisti stregoni proponendo soluzioni tecnologiche improbabili
Ogni maledetto venerdì
Salvatore Cannavò Lorenzo ZamponiSi chiama Fridays for Future: è il movimento che è nato sulla scia della protesta di Greta Thunberg. Sono giovanissimi, soprattutto donne, poco ideologizzati ma per forza di cose radicali nell’approccio. Ne abbiamo raggiunti alcuni
No, non abbiamo diritto all’islamofobia
Emre ÖngünAll’université d’été di France Insoumise la sinistra francese si è spaccata sulla posizione da avere verso la religione islamica. La questione della «laïcité» ha radici profonde e mostra di non essere in grado di difendere le vittime del razzismo
Non è colpa vostra
Redazione Jacobin ItaliaCercheranno di farvi pagare la crisi climatica giocando coi soliti ingredienti per scaricare sulle nostre vite i loro disastri: individualismo, moralismo e patriarcato
Io adesso sono libero, ma la Turchia non lo è
Max ZirngastDopo un anno tra arresti e restrizioni Max Zirngast, collaboratore di Jacobin, è finalmente libero. Qui ragiona sulla situazione in Turchia, le difficoltà del regime di Erdoğan e le prospettive della lotta per la libertà