Il collasso digitale causato da Crowdstrike non è stato un semplice malfunzionamento tecnico: ha rivelato l’influenza senza precedenti delle piattaforme
L’umanità sopravviverà all’IA?
Garrison LovelyIl gruppo di miliardari che sta investendo sull’Intelligenza artificiale ha in mano una tecnologia potenzialmente distruttrice. Basandoci sul senso di responsabilità dei capitalisti nella storia, c’è poco da essere ottimisti
Le psicopatologie tecnologiche di J. G. Ballard
Owen HatherleyIl celebre scrittore inglese di fantascienza affermava
di non credere in niente, eppure le sue profetiche distopie evidenziano la consapevolezza profonda della brutalità del dominio di classe e dell’imperialismo
L’oracolo digitale ha le allucinazioni
Gino Roncaglia Antonio Montefusco Tiziana MancinelliL’Intelligenza artificiale può valorizzare il patrimonio culturale, contribuendo alla catalogazione e alla divulgazione dei contenuti. Ma al momento non può essere affidabile senza la vigilanza degli esseri umani
La techno e il suono della fine di Detroit
Gavin MuellerMentre l’automazione distruggeva la città-fabbrica, alcuni musicisti afroamericani fusero essere umano e macchina in un nuovo genere. Nella Città dei motori nasceva una nuova forma di autorganizzazione della working class
Nella trama dell’algoritmo
Gianmarco PeterlongoAutomazione e meccanizzazione servono da sempre per disciplinare la forza lavoro. Il sogno dei manager della gig-economy è cancellare l’azione individuale. Ma negli interstizi dell’algoritmo esistono spazi di resistenza
Governare il digitale dal basso
Giorgio Pirina Laura EccherÈ possibile sperimentare un algoritmo democratico, che rimetta al centro le persone e non la produttività e oltrepassi la distinzione artificiosa tra reale e virtuale? Alcune esperienze ribaltano la piramide della gig-economy
La politica e il deepfake
Andrea NatellaIl proliferare di falsi nelle contese elettorali ci conferma che qualsiasi immagine prodotta, per quanto realistica, non sarà mai più un calco della realtà, ma una delle forme della sua scrittura. È bene prenderne atto e accettare la sfida
Per un modernismo senza mercato
Evgenij Morozov Simón VázquezLe tecnologie digitali hanno consentito al capitale di infiltrarsi nelle nostre vite. Ma, sostiene Morozov, la sinistra ha bisogno di comprendere che potrebbero anche contribuire a costruire alternative al neoliberismo
Un nuovo campo di disuguaglianze
Carlotta CaciagliIn che modo il welfare e le politiche pubbliche vengono rimodellate dagli strumenti digitali? Le nuove infrastrutture creano rischi legati all’invasività del settore privato e alla difficoltà di accesso alle tecnologie
L’allarme dell’Ue servirà a poco
Lizzie O’SheaÈ possibile regolamentare l’Intelligenza artificiale? L’Europa lo scoprirà molto presto. Ma per democratizzare i processi tecnologici e sociali serve l’azione dei movimenti per la giustizia sociale, non l’ennesima normativa
Intimità automatizzata
Anton JägerNon ci troviamo davanti alla prima epidemia di solitudine della storia del capitalismo. La novità è che adesso
i simulatori di relazioni sociali si propongono come la soluzione al problema: ecco a voi gli amanti digitali
Il complesso militare-digitale
Andrea Coveri Claudio Cozza Dario GuarascioIl potere economico delle grandi piattaforme è in larga misura legato al controllo di infrastrutture e tecnologie duali, ossia a uso sia civile che militare. L’IA, da questo punto di vista, rappresenta un ulteriore passaggio di scala
Il limite ecologico
Lorenzo TeclemeQuanta energia consuma e che impatto climalterante
avrà l’uso intensivo della IA? Le prime esperienze dicono che il problema esiste. Per affrontarlo servono ricerca pubblica e attenzione verso i bisogni vitali del pianeta
Il lavoro non riconosciuto
Marco Bertorello Christian MarazziBisogna scardinare il concetto di produttività anche a partire dagli effetti della tecnologia digitale, spiega Christian Marazzi, per capire dove si trova la creazione di ricchezza e in che modo redistribuirla veramente
La lotta per liberare il tempo
Giorgio MaranNonostante i progressi degli ultimi decenni, la qualità della vita non è migliorata: le innovazioni sono pensate per aumentare i profitti e incoraggiare i consumi. Ma lavorando di meno potremmo redistribuire denaro, potere e saperi
Si scrive IA si legge capitale e lavoro
Armanda Cetrulo Dario Guarascio Jelena ReljicDecontestualizzare l’innovazione tecnologica e nascondere il ruolo dell’attività umana (sfruttata) nei processi di automazione è un modo per indirizzare il dibattito e riprodurre nuove forme di dominio e gerarchie
L’IA non risolve i problemi essenziali
Alexander BrentlerL’Intelligenza artificiale potrà eliminare alcuni lavori e magari sminuire la produzione culturale, ma di certo non ci aiuta a prenderci cura degli altri, in un’epoca di cambiamenti demografici e abbandono delle istituzioni
La profezia di Ned Ludd
Alessandro NuvolariPer «luddismo» si intende un generico rifiuto della tecnologia. Ma i sabotatori delle macchine nell’Inghilterra del diciottesimo secolo non agivano in forma indiscriminata, ma valutando il nesso tra innovazione e benessere sociale
Operai e algoritmi
Matteo PasquinelliPer vedere in che modo l’Intelligenza artificiale cattura la logica delle relazioni sociali, bisogna comprendere che la storia della tecnologia è storia sociale. E che ogni tecnologia deriva da una forma sociale specifica
Il capitale nel cervello
Redazione Jacobin ItaliaLe tecnologie digitali non sono neutre. Hanno consentito al capitale di infiltrarsi nelle nostre vite, aumentare i profitti e incoraggiare il consumismo. Ma negli interstizi degli algoritmi esistono anche spazi di resistenza
La tua auto ti controlla
David MoscropIl cosiddetto «Internet delle cose» è pieno di spie automatizzate. La raccolta dati, ora integrata nella progettazione delle nuove macchine, è più pervasiva che mai e sta dando vita a un nuovo mondo fatto di sorveglianza e collusione aziendale
Al mercato del dating
Rosa FioravanteLavoriamo troppo, dunque non c’è tempo per conoscersi. Ecco allora che il mercato stesso trova la soluzione con la mercificazione del romanticismo: le app per incontrarsi. Anche qui dominano prestazione e concorrenza
I dati, il dito e la luna
Luca GoriPiattaforme come Amazon e Netflix usano i nostri dati aggregati per creare personalità molto più di quanto non sfruttino direttamente i nostri comportamenti individuali. Per questo la regolamentazione della privacy non basta
La tecnologia come razionalità politica
Luca GoriPer comprendere il senso delle trasformazioni digitali bisogna coglierne la dimensione produttiva. E capire che sono sempre appropriabili dalle pratiche collettive
Anche le hi-tech licenziano
Daniele GambettaIl mito del capitalismo digitale e della sua crescita infinita si infrange: migliaia di posti di lavoro andati in fumo negli ultimi mesi. Segno di un passaggio di fase nelle forme organizzative e nelle relazioni produttive
I sistemi Gpt sono macchine ideologiche
Leif WeatherbyLa nuova intelligenza artificiale è una forma di egemonia e controllo: interviene direttamente nel processo sociale di creazione di significato
La guerra dei chip
Ben WraySolo una manciata di paesi può produrre i microchip più avanzati. E il controllo sulla loro fornitura sta diventando un campo di battaglia chiave nel duello commerciale tra Usa e Cina
Un capitalista qualunque
Luke SavageNel giro di pochi giorni Elon Musk ha tolto il velo all’ideologia avveniristica che proviene dalla Silicon Valley. E reso evidente che si comporta come un pessimo speculatore alla ricerca del profitto
Twitter collassa? Costruiamone uno nostro
Owen HatherleyTra mille contraddizioni, Twitter fungeva da piazza pubblica. Elon Musk sembra determinato a farlo crollare. È il momento di costruire un’alternativa democratica e non mercificata