In quanto costruzione ideologica, la mafia intreccia realtà di fatto a elementi immaginari. Fin dagli inizi la narrazione sulla criminalità organizzata reatroagisce sulla sua attività. E si rivela la proiezione dei fantasmi del Belpaese
Vi faremo la pelle
Samuela MarconciniGli economisti le chiamano «esternalità negative»: sono i danni della produzione, che nel caso dei distretti toscani della concia consistono in scorie tossiche. Per smaltirle intervengono, con le spicce, ‘ndranghetisti senza scrupoli
Neofascisti e mafiosi
Vito RuggieroTra eversione nera e criminalità organizzata c’è un rapporto intrecciato, che si perde nei rivoli della strategia della tensione e dell’anticomunismo a tutti i costi e che arriva fino alle evoluzioni degli ultimi anni
Di cosa parliamo quando parliamo di 41 bis
Sofia CiuffolettiStoria e analisi del regime di carcere speciale assurto a norma identitaria usata per contrapporre chi, sulla base di varie argomentazioni, analizza criticamente la misura, a quelli che si considerano gli alfieri della lotta alla mafia
Una legge oltre i simboli
Ludovica IoppoloAl di là della retorica antimafia, la normativa sui beni confiscati alla criminalità organizzata sarebbe particolarmente avanzata: propone di colpire la proprietà per restituire le risorse alla collettività. Almeno sulla carta
Le voci dell’antimafia sociale
Lorenzo ZamponiDalle lotte di Placido Rizzotto a quelle di Peppino Impastato fino alle tante esperienze diffuse sui territori, esiste un movimento variegato che coniuga la battaglia alla criminalità organizzata con le lotte per i diritti
Una prospettiva femminista
Gisella ModicaLa mafia è paradigma di una forma di neoliberismo estrattivo e necrofilo difficile da raccontare in forma univoca. Sarebbe impossibile farlo senza le voci delle donne e senza la complessità del pensiero di genere
Soltanto agromafie?
Antonella RizzelloLa rappresentazione del caporalato come espressione della criminalità mafiosa e retaggio dell’arretratezza delle campagne lascia sullo sfondo pratiche e responsabilità di tanti che si tengono lontani dall’essere (definiti) mafiosi
Al mercato della camorra
Federico EspositoSeguendo l’evoluzione storica del fenomeno camorristico, si comprende come questa sia oggi una componente ordinaria del meccanismo economico, del quale applica e manipola regole e codici largamente riconosciuti
Da Casal di Principe a Eraclea
Gianni BelloniLa storia della penetrazione camorristica in un paese del litorale veneto fa capire come le relazioni mafiose si dimostrino versatili e sappiano come intrecciarsi alle strutture economiche e di potere preesistenti
Lo sviluppo trainato dalla mafia
Massimo Carlotto Giuliano SantoroLa mafia non è un freno alla crescita economica. Tutt’altro: è ormai un partner affidabile, accelera e anticipa tendenze in atto come il mercato globale, la deregulation, la finanziarizzazione, lo sfruttamento selvaggio
La fantomatica trattativa
Vincenzo ScaliaDa anni il discorso pubblico sulla mafia in Italia verte attorno al momento in cui lo Stato, inteso come entità monolitica, avrebbe fatto accordi segreti con la Mafia. Un’ipotesi che cancella gli spazi per la critica politica
Accumulazione illegale e borghesia
Martina Lo Cascio Umberto SantinoSenza un sistema di rapporti che affonda nella società e nei suoi gangli produttivi, la mafia sarebbe soltanto una forma di criminalità tra le altre, marginale sia dal punto di vista politico che da quello economico
La pianta del diavolo e l’antimafia
Martina Lo CascioBisogna partire dai diritti e dai rapporti di forza all’interno di un sistema di cui la mafia è parte integrante. Racconto di una ricerca etnografica nel paese di Matteo Messina Denaro, dove la criminalità avanza insieme alla disillusione
Se tutto è politica, figuriamoci la mafia
Antonio VescoNel fronte antimafia critica sociale e foga repressiva tendono sempre più a coincidere: si rischia di perdere
di vista la dimensione del conflitto e di non individuare i veri soggetti del potere della criminalità organizzata
Follow the money
Redazione Jacobin ItaliaLa mafia va analizzata in quanto fenomeno umano, storicamente determinato. Lungi dall’essere freno allo sviluppo capitalistico ne rappresenta l’acceleratore
Messina Denaro e la borghesia mafiosa
Martina Lo Cascio Antonio VescoPer comprendere il consenso al sistema di potere mafioso dobbiamo guardare all’egemonia dei soggetti che siamo abituati a collocare all’esterno dell’organizzazione criminale
La svolta
Martina Lo Cascio Umberto SantinoLa strage di Capaci, trenta anni fa, generò la mobilitazione giudiziaria contro la mafia e la presa di coscienza sociale. Ma ci si fermò solo al livello militare di Cosa nostra
La form(ul)a delle mafie
Vincenzo ScaliaLa «mafia» non è un fenomeno monolitico né esiste una regia occulta centralizzata che ha indirizzato la storia della Repubblica. I rapporti tra mafie, politica e imprenditoria sono fluidi, con convergenze e conflittualità
La memoria viva di Peppino Impastato
Giovanni Impastato Luisa Impastato Martina Lo Cascio Marie MoïseLa storia tragica di Peppino è diventata una storia bellissima di esempio e stimolo per le nuove lotte sociali, grazie allo straordinario lavoro sulla memoria fatto da sua madre che oggi si rinnova nelle generazioni successive
Il feticcio della mafia nigeriana
Richard BraudeLa nuova ossessione dell’estrema destra è la «mafia nigeriana». Per smontare questo spauracchio, gonfiato da complottismo e pregiudizi razzisti, bisogna inquadrare le criminalità organizzate globali nel contesto postfordista
Come cambia la camorra dentro la gentrificazione
Mariano Di PalmaMentre Napoli negli ultimi anni diveniva la città italiana con il maggior aumento di turismo, le organizzazioni criminali modificavano i propri luoghi e mezzi di profitto. E la repressione non è bastata, e non basterà, a sgominare i clan
Lotta di classe e antimafia
Marta FanaCosa nostra è ormai entrata nei meandri del capitalismo. Ma c’è una storia di opposizione al modello di accumulazione criminale