Dialogando con Chiara Cruciati, Enzo Traverso spiega perché la posta in gioco della guerra a Gaza ha una portata che va ben al di là del Medio Oriente
Contro la logistica della morte
Ferdinando PezzopaneIl prossimo 25 giugno, a Genova, portuali, studenti, palestinesi, pacifisti e solidali manifestano per il blocco delle navi che riforniscono Israele di armi
Doppio colpo all’università
Lorenzo ZamponiDopo la guerra all’autonomia del sapere scatenata dalle destre nelle settimane scorse, il governo passa alle vie di fatto: con un decreto che aumenta la precarizzazione e una legge delega che ridisegna la governance
Fermare i nuovi Ogm
Francesco Panié Stefano MoriLe nuove frontiere dell’ingegneria genetica spingono oltre ogni limite il principio base del capitalismo: tutto è merce, anche la vita. In gioco c’è la privatizzazione della biodiversità globale
L’orrore e il mito della X Mas
Mimmo FranzinelliDal collaborazionismo coi nazisti alla repressione dei partigiani fino alle trame golpiste di Junio Valerio Borghese: storia criminale della flottiglia che piace tanto alla destra al governo
I cittadini in divenire della Nuova Caledonia
Martino MiceliNella colonia francese, la gioventù nazionalista si è ribellata alla riforma costituzionale di Macron: radiografia di una rivolta
Il pokerista Macron e la sfida della sinistra
Antonio MontefuscoL’esito del voto francese può cambiare il profilo dell’Europa, ma un cedimento alla banalità e alla ferocia della governance neoliberale può essere una porta spalancata alla destra
Il balzo della sinistra in Finlandia
Chris Dite Li AnderssonIntervista a Li Andersson, leader dell’Alleanza della sinistra finlandese che alle scorse europee ha ottenuto oltre il 17% dei voti. E l’estrema destra è stata dimezzata
Il programma che non ti aspetti
Salvatore CannavòIl Nuovo Fronte popolare in Francia riunisce tutte le sinistre e presenta un progetto in tre atti. Al centro l’emergenza sociale ed ecologica. Sull’Ucraina continuità con l’Ue
L’umanità sopravviverà all’IA?
Garrison LovelyIl gruppo di miliardari che sta investendo sull’Intelligenza artificiale ha in mano una tecnologia potenzialmente distruttrice. Basandoci sul senso di responsabilità dei capitalisti nella storia, c’è poco da essere ottimisti
Le psicopatologie tecnologiche di J. G. Ballard
Owen HatherleyIl celebre scrittore inglese di fantascienza affermava
di non credere in niente, eppure le sue profetiche distopie evidenziano la consapevolezza profonda della brutalità del dominio di classe e dell’imperialismo
L’oracolo digitale ha le allucinazioni
Gino Roncaglia Antonio Montefusco Tiziana MancinelliL’Intelligenza artificiale può valorizzare il patrimonio culturale, contribuendo alla catalogazione e alla divulgazione dei contenuti. Ma al momento non può essere affidabile senza la vigilanza degli esseri umani
La techno e il suono della fine di Detroit
Gavin MuellerMentre l’automazione distruggeva la città-fabbrica, alcuni musicisti afroamericani fusero essere umano e macchina in un nuovo genere. Nella Città dei motori nasceva una nuova forma di autorganizzazione della working class
Nella trama dell’algoritmo
Gianmarco PeterlongoAutomazione e meccanizzazione servono da sempre per disciplinare la forza lavoro. Il sogno dei manager della gig-economy è cancellare l’azione individuale. Ma negli interstizi dell’algoritmo esistono spazi di resistenza
Governare il digitale dal basso
Giorgio Pirina Laura EccherÈ possibile sperimentare un algoritmo democratico, che rimetta al centro le persone e non la produttività e oltrepassi la distinzione artificiosa tra reale e virtuale? Alcune esperienze ribaltano la piramide della gig-economy
La politica e il deepfake
Andrea NatellaIl proliferare di falsi nelle contese elettorali ci conferma che qualsiasi immagine prodotta, per quanto realistica, non sarà mai più un calco della realtà, ma una delle forme della sua scrittura. È bene prenderne atto e accettare la sfida
Per un modernismo senza mercato
Evgenij Morozov Simón VázquezLe tecnologie digitali hanno consentito al capitale di infiltrarsi nelle nostre vite. Ma, sostiene Morozov, la sinistra ha bisogno di comprendere che potrebbero anche contribuire a costruire alternative al neoliberismo
Un nuovo campo di disuguaglianze
Carlotta CaciagliIn che modo il welfare e le politiche pubbliche vengono rimodellate dagli strumenti digitali? Le nuove infrastrutture creano rischi legati all’invasività del settore privato e alla difficoltà di accesso alle tecnologie
I dati che discriminano
Teresa NumericoAffidarsi alle conoscenze disponibili per prendere decisioni, dicono diversi studi, significa proiettare il passato sul futuro: il che rende probabile che si riproduca la tendenza a rappresentazioni parziali, scorrette e discriminatorie
L’allarme dell’Ue servirà a poco
Lizzie O’SheaÈ possibile regolamentare l’Intelligenza artificiale? L’Europa lo scoprirà molto presto. Ma per democratizzare i processi tecnologici e sociali serve l’azione dei movimenti per la giustizia sociale, non l’ennesima normativa
Intimità automatizzata
Anton JägerNon ci troviamo davanti alla prima epidemia di solitudine della storia del capitalismo. La novità è che adesso
i simulatori di relazioni sociali si propongono come la soluzione al problema: ecco a voi gli amanti digitali
Il complesso militare-digitale
Andrea Coveri Claudio Cozza Dario GuarascioIl potere economico delle grandi piattaforme è in larga misura legato al controllo di infrastrutture e tecnologie duali, ossia a uso sia civile che militare. L’IA, da questo punto di vista, rappresenta un ulteriore passaggio di scala
Il limite ecologico
Lorenzo TeclemeQuanta energia consuma e che impatto climalterante
avrà l’uso intensivo della IA? Le prime esperienze dicono che il problema esiste. Per affrontarlo servono ricerca pubblica e attenzione verso i bisogni vitali del pianeta
Il lavoro non riconosciuto
Marco Bertorello Christian MarazziBisogna scardinare il concetto di produttività anche a partire dagli effetti della tecnologia digitale, spiega Christian Marazzi, per capire dove si trova la creazione di ricchezza e in che modo redistribuirla veramente
La lotta per liberare il tempo
Giorgio MaranNonostante i progressi degli ultimi decenni, la qualità della vita non è migliorata: le innovazioni sono pensate per aumentare i profitti e incoraggiare i consumi. Ma lavorando di meno potremmo redistribuire denaro, potere e saperi
Si scrive IA si legge capitale e lavoro
Armanda Cetrulo Dario Guarascio Jelena ReljicDecontestualizzare l’innovazione tecnologica e nascondere il ruolo dell’attività umana (sfruttata) nei processi di automazione è un modo per indirizzare il dibattito e riprodurre nuove forme di dominio e gerarchie
L’IA non risolve i problemi essenziali
Alexander BrentlerL’Intelligenza artificiale potrà eliminare alcuni lavori e magari sminuire la produzione culturale, ma di certo non ci aiuta a prenderci cura degli altri, in un’epoca di cambiamenti demografici e abbandono delle istituzioni
La profezia di Ned Ludd
Alessandro NuvolariPer «luddismo» si intende un generico rifiuto della tecnologia. Ma i sabotatori delle macchine nell’Inghilterra del diciottesimo secolo non agivano in forma indiscriminata, ma valutando il nesso tra innovazione e benessere sociale
Operai e algoritmi
Matteo PasquinelliPer vedere in che modo l’Intelligenza artificiale cattura la logica delle relazioni sociali, bisogna comprendere che la storia della tecnologia è storia sociale. E che ogni tecnologia deriva da una forma sociale specifica
Il capitale nel cervello
Redazione Jacobin ItaliaLe tecnologie digitali non sono neutre. Hanno consentito al capitale di infiltrarsi nelle nostre vite, aumentare i profitti e incoraggiare il consumismo. Ma negli interstizi degli algoritmi esistono anche spazi di resistenza